di Bruno Tognolini Editore: Salani Editore Prezzo cartaceo: € 13,90 Pagine: 272 Titolo originale: il giardino dei musi eterni Genere: ragazzi |
Ginger è una splendida gatta Maine Coon che si ritrova in uno strano giardino, insieme a strani animali, in una stramba situazione…
La micia è una sveglia, per cui non ci impiegherà molto a capire che è morta, e che si ritrova in una sorta di cimitero per animali, appena fuori dalla città in cui abitava prima con i suoi umani.
Dopo un primo momento di smarrimento, Ginger assaporerà le nuove gioie della sua condizione di Animàn (Anima Animale), non senza qualche piccolo rocambolesco pasticcio.
Imparerà che i vecchi asti tra razze, lì nel giardino, non esistono e che cani, gatti, uccellini, tartarughe, topi, scimmie, porcellini d’india (e chi più ne ha più ne metta!), vanno d’amore e d’accordo…”perché tutti sono uno e uno è tutti!”.
A turbare la serenità del giardino, sono le misteriosi sparizioni di alcuni Animàn e lo strambo frugare dell’antipatico custode tra le tombe di alcuni di essi.
In più, è vero che il Giardino verrà demolito per far spazio ad un condominio? Saranno le 3 cose collegate?
E come mai il pittbul del custode riesce a percepire gli Animàn pur non essendo un Saltafossi (ovvero una persona o animale che riesce a vedere e parlare con gli Animàn)?
A queste domane tenteranno di dare risposta la gatta Ginger, insieme alla task-force (la Ficcamusi) per far si che la pace ritorni nel loro amato Giardino. Ma nulla è scontato e i più insospettabili potrebbero rivelarsi diversi da come appaiono.
Bruno Tognolini riesce a creare un mondo davvero fantastico in cui si parla di morte e di eternità nella maniera più poetica e dolce, pur rimanendo veritieri.
Chi ha avuto la fortuna di condividere un pezzo della sua vita con un animale, non potrà che commuoversi e versare qualche lacrima (più di commozione o nostalgia che di dolore…il dolore non appartiene al Giardino dei Musi!) leggendo questo fantastico racconto.
Non manca lo humor, non manca la suspence, non manca il tocco di giallo, non mancano i colpi di scena e il lieto fine… a questo racconto non manca proprio niente. E’ una storia poetica e bellissima che parla di vita, di morte e dell’importanza di lasciare andare…
La micia è una sveglia, per cui non ci impiegherà molto a capire che è morta, e che si ritrova in una sorta di cimitero per animali, appena fuori dalla città in cui abitava prima con i suoi umani.
Dopo un primo momento di smarrimento, Ginger assaporerà le nuove gioie della sua condizione di Animàn (Anima Animale), non senza qualche piccolo rocambolesco pasticcio.
Imparerà che i vecchi asti tra razze, lì nel giardino, non esistono e che cani, gatti, uccellini, tartarughe, topi, scimmie, porcellini d’india (e chi più ne ha più ne metta!), vanno d’amore e d’accordo…”perché tutti sono uno e uno è tutti!”.
A turbare la serenità del giardino, sono le misteriosi sparizioni di alcuni Animàn e lo strambo frugare dell’antipatico custode tra le tombe di alcuni di essi.
In più, è vero che il Giardino verrà demolito per far spazio ad un condominio? Saranno le 3 cose collegate?
E come mai il pittbul del custode riesce a percepire gli Animàn pur non essendo un Saltafossi (ovvero una persona o animale che riesce a vedere e parlare con gli Animàn)?
A queste domane tenteranno di dare risposta la gatta Ginger, insieme alla task-force (la Ficcamusi) per far si che la pace ritorni nel loro amato Giardino. Ma nulla è scontato e i più insospettabili potrebbero rivelarsi diversi da come appaiono.
Bruno Tognolini riesce a creare un mondo davvero fantastico in cui si parla di morte e di eternità nella maniera più poetica e dolce, pur rimanendo veritieri.
Chi ha avuto la fortuna di condividere un pezzo della sua vita con un animale, non potrà che commuoversi e versare qualche lacrima (più di commozione o nostalgia che di dolore…il dolore non appartiene al Giardino dei Musi!) leggendo questo fantastico racconto.
Non manca lo humor, non manca la suspence, non manca il tocco di giallo, non mancano i colpi di scena e il lieto fine… a questo racconto non manca proprio niente. E’ una storia poetica e bellissima che parla di vita, di morte e dell’importanza di lasciare andare…
Bevanda consigliata: Latte caldo e Miele
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: da 13 anni
Sito dell'autore: Bruno Tognolini
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