di Leo Turrini Editore: Longanesi Prezzo E-Book: € 13,99 Prezzo cartaceo: € 18,60 Pagine: 336
Uscito nel 2002 e riproposto ora in un’edizione riveduta e ampiamente arricchita, il saggio di Leo Turrini ripercorre la vita di Enzo Ferrari, l’uomo che con le sue automobili ha creato un vero e proprio mito, un protagonista assoluto di quella stagione irripetibile che ha segnato il passaggio dell’Italia da paese contadino a potenza industriale.
Sulla leggenda del «cavallino rampante» c’è molto da raccontare e ancora tanto da scoprire. I trionfi e le sconfitte, i drammi, la politica e soprattutto gli amori: Leo Turrini ricostruisce l’avventura pubblica e privata di un uomo che ha segnato un’epoca, svelandone i sogni e i tormenti: le speranze della giovinezza, la tragedia di un figlio perso troppo presto, il segreto di un erede amatissimo, il difficile rapporto con la fede, le polemiche con il Vaticano, fino all’ultimo amore. Ma anche gli incontri con le star dello spettacolo, i rapporti con i leggendari campioni, da Nuvolari a Niki Lauda, e le relazioni privilegiate con personaggi che hanno fatto la storia d’Italia, da Mussolini a Togliatti, da Pertini a Gianni Agnelli. |
Credetemi quando vi dico che quello delle auto è uno dei mondi più affascinanti che esistano, dove tecnologia ed emozioni si intrecciano fino a raccontare una storia appassionante, ricca di aneddoti ed imprese leggendarie. Ed il libro che oggi mi appresto a recensire si focalizza su uno dei miti che più hanno segnato la storia dell’automobilismo: Enzo Ferrari, l’uomo che dalla sua passione per le corse automobilistiche ha fatto nascere un marchio conosciuto in tutto il mondo.
Tanto si è detto, tanto si è scritto su quest’uomo che ha trasformato la sua passione per le auto nel sogno di milioni di persone. Eppure, leggendo queste pagine, mi è capitato di scoprire degli aspetti inediti del papà del Cavallino. Non è un fatto da poco, se pensate che mio padre, quando ero piccola, non mi leggeva le fiabe della buonanotte, ma mi raccontava per ore le imprese di Gilles Villeneuve al volante della Ferrari (perciò non è un caso se, uno, sono cresciuta di fede ferrarista e, due, le pagine di questo libro dedicate al pilota canadese mi hanno fatto pizzicare gli occhi dall’emozione).
Questo libro si focalizza interamente su Enzo Ferrari – non la sua fabbrica, non le sue auto, non i piloti che si sono avvicendati alla guida delle sue monoposto. Questi sono presenti, ma non rubano mai la scena al Drake, e a volte mi sono domandata se non sarebbe stato meglio dedicare qualche riga in più per tratteggiare meglio queste figure che, soprattutto agli albori, sono state così fondamentali per creare attorno alla Ferrari quell’aura di mito che ancora oggi la circonda. Ma la verità è che sarebbe necessario un libro a parte solo per poter rendere giustizia alle gesta eroiche di questi piloti.
E Turrini, nello scrivere questo libro, ha voluto soffermarsi non tanto sulla Ferrari, ma ha voluto condurre il lettore alla scoperta della “persona Enzo”: quel bambino che amava le auto ma che a scuola non si impegnava quanto il fratello maggiore Dino, quel soldato che nella prima guerra mondiale venne mandato a ferrare i muli, quel giovane che cercò lavoro in Fiat subito dopo la Grande Guerra, quel modenese dalla personalità fortissima che disse addio all’Alfa e decise di fondare una scuderia tutta sua.
Tanto si è detto, tanto si è scritto su quest’uomo che ha trasformato la sua passione per le auto nel sogno di milioni di persone. Eppure, leggendo queste pagine, mi è capitato di scoprire degli aspetti inediti del papà del Cavallino. Non è un fatto da poco, se pensate che mio padre, quando ero piccola, non mi leggeva le fiabe della buonanotte, ma mi raccontava per ore le imprese di Gilles Villeneuve al volante della Ferrari (perciò non è un caso se, uno, sono cresciuta di fede ferrarista e, due, le pagine di questo libro dedicate al pilota canadese mi hanno fatto pizzicare gli occhi dall’emozione).
Questo libro si focalizza interamente su Enzo Ferrari – non la sua fabbrica, non le sue auto, non i piloti che si sono avvicendati alla guida delle sue monoposto. Questi sono presenti, ma non rubano mai la scena al Drake, e a volte mi sono domandata se non sarebbe stato meglio dedicare qualche riga in più per tratteggiare meglio queste figure che, soprattutto agli albori, sono state così fondamentali per creare attorno alla Ferrari quell’aura di mito che ancora oggi la circonda. Ma la verità è che sarebbe necessario un libro a parte solo per poter rendere giustizia alle gesta eroiche di questi piloti.
E Turrini, nello scrivere questo libro, ha voluto soffermarsi non tanto sulla Ferrari, ma ha voluto condurre il lettore alla scoperta della “persona Enzo”: quel bambino che amava le auto ma che a scuola non si impegnava quanto il fratello maggiore Dino, quel soldato che nella prima guerra mondiale venne mandato a ferrare i muli, quel giovane che cercò lavoro in Fiat subito dopo la Grande Guerra, quel modenese dalla personalità fortissima che disse addio all’Alfa e decise di fondare una scuderia tutta sua.
Durata totale della lettura: Cinque giorni
Bevanda consigliata: Cappuccino
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Leo Turrini
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