Recensione: Il solo modo di coprirsi di foglie

Il solo modo di coprirsi di foglie di Laura M. Leoni Editore: BookMe Prezzo Cartaceo: € 14,90 Prezzo E-Book: € 7,99 Pagine: 416 Tra le pagine di questo libro incontrerete Daniel, un riservato ragazzo italo-inglese in Italia per l’Erasmus, che cerca l’occasione di camminare da solo e si ritrova travolto da una passione fortissima; Claudia, la sua insegnante d’arte, una donna insoddisfatta e succube di una certa idea di moglie e di madre; e Anita, studentessa con il talento della musica, una voce prodigiosa e un triste segreto celato dietro il sottile paravento di due labbra imbronciate. È il desiderio la forza che manda all’aria questi destini, costringendo i protagonisti a uscire allo scoperto una volta per tutte. Per capire che non esiste difesa dal mondo, dalla luce e dal dolore che a ogni respiro ci trafiggono con la stessa vertiginosa ferocia. Con uno stile semplice e profondo, l’autrice scava nei pensieri, nelle azioni, negli umori e nei traumi nascosti dei suoi piccoli eroi quotidiani, dando voce alla loro voglia di combattere, di non arrendersi, di essere semplicemente se stessi. Perché, parafrasando la magnifica poesia che dà il titolo a questa storia, vivere è il solo modo per coprirsi di foglie.

Claudia è una professoressa universitaria insicura e infelice, con un matrimonio che ogni giorno va sempre più a fondo, e un giorno a lezione incontra Daniel, un ragazzo a cui si affeziona e con cui instaura un solido rapporto d’amicizia. Daniel è un ragazzo italo-inglese, timido e uno di quelli che non ha mai provato quelle emozioni che fanno battere forte il cuore, fino a quando non incontra Anita. In lei nota quello che non ha mai visto negli occhi di nessun’altra e per il desiderio di rivederla e conoscerla, accetta il lavoro di cameriere al bar che frequenta Anita. Lavorando al Daimon, Daniel vede Anita tutti i giorni, lei non gli dà confidenza e spesso è sgarbata con lui, ma ciò nonostante non fa altro che pensarla e anche Anita fa lo stesso seppure lo evita di proposito perchè non vuole ferirlo a causa del suo passato poco felice alle spalle e ha compiuto azioni di cui si pente ogni giorno. Daniel viene a conoscenza del suo segreto e si allontana da lei, ma il dolore che Anita prova da questo distacco, la spinge a fare il primo passo verso di lui, va a casa sua per parlargli e inaspettatamente si baciano, provando entrambi emozioni forti mai provate prima. Il segreto di Anita, però, è ancora un ostacolo per entrambi, un qualcosa che Daniel non riesce a mandare giù e che li porta poi ad allontanarsi. L’amore tra quei due ragazzi che si conoscono da poco e a malapena, però, è così grande e forte che nemmeno i continui ostacoli riescono a tenerli separati a lungo.

È una storia che la scrittrice descrive in modo piacevole e scorrevole, resa interessante da personaggi pensati ognuno con le proprie fragilità, diverse realtà che s’intrecciano, amicizie che seppure improbabili nascono oltre ogni aspettativa e durano nel tempo, fortificandosi. Il filo conduttore di tutto il libro è senz’altro l’amore descritto in tutte le sue sfaccettature, quello immaginario, quello maturo che si arrende alla quotidianità, quello cercato a lungo e mai trovato, quello speciale che nasce all’improvviso e quello puro di due ragazzi che si amano dal primo sguardo.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni

“Non ha mai provato sentimenti simili per nessun’altra persona in tutta la vita. Quel misto di desiderio e tenerezza e istinto di protezione che prova per Anita lo fa sentire un uomo per la prima volta.”