di Chiara Moscardelli Editore: Giunti Prezzo Cartaceo: € 14,00 Prezzo E-Book: € 8,99 Pagine: 272
Ipocondriaca, ossessiva, maniaca del controllo e sfegatata di
telenovelas brasiliane: del resto che cosa aspettarsi dopo un'infanzia
trascorsa in un borgo hippy, senza tv, con una mamma fissata con la
cristalloterapia, un padre non ben identificato e tanti amici che
danzano in giro, spesso senza vestiti?
E' comprensibile che a trentacinque anni Agata Trambusti voglia avere il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita e detesti qualsiasi fuoriprogramma. Inclusa la pioggia, e quella mattina si è messo a piovere sul serio, mentre in tailleur e chignon Agata varca il cancello di una villa sull'Appia per valutare alcuni quadri che il proprietario vuole mettere all'asta. Ma la pioggia non è niente rispetto a quello che la aspetta: in meno di un minuto la sua tranquilla esistenza si trasforma in un rocambolesco film d'azione, a partire dall'uomo misterioso - terribilmente somigliante a Christian Bale! - che Agata mette ko con due abili mosse di krav maga prima di darsela a gambe. Ma che cosa sta cercando quell'uomo? E perché le sta improvvisamente alle calcagna? Tra una fuga nei vicoli più sordidi di Barcellona, le minacce di uno strozzino di quartiere e un losco traffico di falsi d'autore, Agata dovrà per una volta dar ragione al suo psicologo e lasciarsi risucchiare dal vortice impazzito degli eventi. E delle emozioni. Perché sarà proprio questa la partita più dura. Dalla scoppiettante autrice di ''Volevo essere una gatta morta'' e ''Quando meno te lo aspetti'', una commedia esilarante e intelligente dove il vero pericolo è quello di imbattersi nella felicità. |
Agata è una trentacinquenne
ipocondriaca fino al limite del possibile, con un’infanzia particolare alle
spalle, cresciuta senza un vero padre e Rosa, sua madre, una sessantottina
fissata con la cristalloterapia, che l’ha tirata su parlandole di vite passate
e facendola crescere circondata dai suoi amici che giravano per casa tutti
nudi. Per Agata tutto questo è normale, in fondo è cresciuta in
quell’ambiente, ma tutte le sue amiche intimorite da sua madre e da
quella situazione inappropriata, si allontanano da lei lasciandola da sola.
Grazia invece no, condivide con lei un’infanzia diversa da quelle vissute
dalle loro coetanee e tra loro si stabilisce un solido rapporto di amicizia. È
proprio con lei che va a Roma per frequentare l’università, dove conosce anche
Luca e Guglielmo, che fin da subito cercano di rompere quella fortezza che
negli anni Agata ha costruito intorno a sè, per evitare di lasciarsi
trasportare dalle emozioni per paura di soffrire.
A Roma Agata lavora per una
casa d’aste di arte moderna e contemporanea, e durante uno dei suoi
sopralluoghi succede l’impensabile. Doveva essere un semplice appuntamento di
lavoro per esaminare dei quadri di un cliente e invece Agata viene aggredita
alle spalle, si difende, scappa ma viene investita e portata in ospedale.
Fortunatamente si riprende ma si accorge di venire seguita dappertutto da uno
strano tizio con un grosso neo, forse è solo la sua immaginazione ma quando si
reca a Barcellona e quell’uomo se lo ritrova davanti a sè, capisce che è tutto
vero. Tenta di scappare e quando crede che sia tutto finito incontra Fabrizio
che la aiuta nella sua fuga, non lo conosce ma inspiegabilmente capisce che di
lui può fidarsi e proprio grazie a lui riesce a fuggire, anche se questo
comporta una notte in galera e una strana sensazione che si fa largo dentro
Agata. Così, da un semplice appuntamento di lavoro Agata si ritrova a fare i
conti con persone sconosciute, con misteri da risolvere e quel Fabrizio che la
porta a scoprire emozioni che Agata non sa nemmeno di poter provare.
Ammetto di aver preso
inizialmente in antipatia il personaggio di Agata, esageratamente fissata con
malattie immaginarie, catastrofica, ma poi ho apprezzato anche questo suo lato
del carattere e l’ho trovata esilarante! Non credevo che potesse piacermi
tanto, ma questo libro è una continua scoperta, la routine di Agata che si
spezza, incontri con personaggi curiosi in quartieri particolari di Roma,
Fabrizio tormentato dal suo passato, Rosa e i suoi ideali particolari, un
mistero da risolvere e l’evoluzione del personaggio di Agata, la parte più
inaspettata e quello che ho apprezzato di più! Insomma, è un libro piacevole da
leggere e da gustarsi fino alla fine.
Bevanda consigliata: Aperol
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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