mercoledì 9 novembre 2016

Recensione: L'incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande

L'incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande
di Deborah Install


Editore: Piemme
Prezzo Cartaceo: € 17,50
Prezzo Ebook: € 9,99
Pagine: 324
Titolo originale: A robot in the garden
Genere: narrativa

Ben e sua moglie non sono esattamente in un momento felice del loro matrimonio. Sarà che Ben, trentenne, sembra non avere ancora deciso cosa fare della sua vita e aver messo in soffitta i sogni di un tempo. Cosa che Amy, dedita alla carriera di avvocato, non gli perdona: "non hai mai realizzato niente in vita tua," gli rimprovera spesso. Forse per questo, quando un piccolo robot scalcinato compare nel loro giardino - non si sa da dove provenga, e poi è un modello vecchissimo, non come i moderni "androidi" che le amiche di Amy usano per le faccende domestiche -, Ben decide di prendersene cura. Da dove arriva il piccolo, dolcissimo Tang? Un robot vintage che non ha funzioni utili, dice solo poche parole, e ogni tanto piange e strepita se le cose non vanno come vuole lui... Eppure tra Tang e Ben inizia a nascere silenziosamente un'amicizia. Adesso finalmente Ben ha una missione: riportare a casa quel piccolo robot che ha bisogno di essere aggiustato, ma sa come "aggiustare" gli esseri umani intorno a lui. Comincia così un lungo viaggio che li porterà intorno al mondo, e che insegnerà a Ben un paio di cose sul senso della vita. E forse, proprio grazie a questo incontro speciale, Ben riuscirà a riavvicinarsi ad Amy che, in fondo al cuore, lo stava solo aspettando. Esordio fulminante che ha fatto innamorare i lettori inglesi, questo romanzo è un delizioso e irresistibile inno all'amicizia, anche quella più improbabile. Impossibile non leggerlo con un sorriso sulle labbra.





Ben è sposato con Amy, il loro matrimonio è appeso ad un filo e la staticità delle loro esistenze sta logorando il loro rapporto e i loro animi.
Ben è un personaggio nel quale, volenti o nolenti - per qualche caratteristica - vi riconoscerete, oppure per il quale proverete un moto di compassione. Sì, perché a tutti, prima o poi, capita (è capitato o capiterà!) di rimanere bloccati; apparentemente tutto scorre, ma nel profondo c’è qualcosa che si è fermato, che è rimasto fermo e che non riesce ad andare avanti. Ed è allora che arriva Tang.
Se avete visto “W•A•L•L•E” (il film della Pixar), appena leggerete di Tang, non potrà che venirvi in mente lui! Un simpatico, maldestro e cocciuto robot che piomba improvvisamente nella vita di Ben e ne sconvolge gli automatismi.
Questo piccolo robottino malconcio avrà bisogno di essere pulito, accudito e soprattutto riparato, cosa che porterà il protagonista umano a girare letteralmente il mondo (America, Giappone, Isole tropicali) alla ricerca di qualcuno che possa aiutarlo!
Attraverso questo viaggio assistiamo alla crescita di Ben che lo porterà, conscio o meno, a maturare, ad evolversi e sbloccarsi da ciò che lo teneva ancorato al passato e al suo vecchio sé stesso.
Tang è un personaggio fondamentale che ci farà ridere e commuovere, che ci farà tenerezza o ci porterà all’esasperazione, ma con lui non ci si annoierà mai!!
Ho trovato questo libro molto dolce e quasi poetico; la scrittura è scorrevole, semplice ma efficace e trovo che per essere un’esordiente, la Install promette bene!!
Consiglio questo romanzo a tutti coloro che pensano che le cose inaspettate, spesso, sono quelle che ci aiutano a crescere, ma anche a coloro che hanno un animo sognatore, perché questa è una storia che potrei definire “una fiaba per adulti dei giorni nostri”.

Durata totale della lettura:  Due giorni
Bevanda consigliata: infuso alle more
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni


      

“A quel punto mi venne il groppo in gola e non seppi più che cosa dire. Avevo davanti un robot che non afferrava il concetto della parola perchè e faticava a cogliere l'idea di motivazione. Un robot che, visto che nessuno gli aveva mai insegnato che cosa significasse perdonare, non si rendeva conto di averlo fatto oppure no. Eppure, di tutte le emozioni umane più complesse che avrebbe potuto assimilare, a quanto pare, aveva colto proprio l'amore!” 




                      

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta e condividi con noi la tua opinione!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...