di Virginia De Winter Editore: Mondadori Prezzo Cartaceo: € 19,00 Pagine: 408 Formato: Cartonato con sovraccoperta
È il 1741. Mentre la scintillante e cosmopolita Repubblica di Venezia si prepara per le celebrazioni del Carnevale, una spia inglese di nome Cordelia Backson si mette sulle tracce di un feroce gruppo di assassini che celano la loro identità dietro le maschere della Commedia dell'Arte. Cordelia è bella e pericolosa, in grado di maneggiare ogni tipo di arma, esperta di combattimento e di intrighi politici, ma ancora ignora che qualcuno progetta la distruzione della Serenissima. E che l'uomo a capo di questo efferato complotto è profondamente legato alla sua vita e a quella di ogni singolo componente della sua famiglia – i Giustinian. Sarà proprio ricostruendo ciò che è accaduto in passato che Cordelia si troverà a sciogliere gli enigmi che coinvolgono i suoi genitori e la sua gemella Cassandra. Ma a tormentarla c'è anche altro: Cassian D'Armer, un giovane uomo alto e bruno di sconvolgente bellezza, il cui sguardo fiero e cupo intimidisce chiunque tenti di avvicinarlo e che il caso ha messo sulla sua strada. Sarà Cassian ad accompagnarla nella sua missione insieme a tre amici: Alain de Mortemart, un aristocratico francese fuggito dalla corte di Versailles, il giovane abate Giacomo Casanova, libertino impenitente, e un nobile spagnolo in esilio volontario. Nessuno di loro è un cittadino gradito alla Repubblica, ognuno nasconde terribili segreti, ma, quando il pericolo incomberà su Venezia, il Doge non esiterà a reclutarli come spie, promettendo in cambio la grazia per i loro delitti e rischiando di portare alla luce il più oscuro tra i misteri che offuscano la storia della Serenissima. Attraverso un'attenta ricostruzione storica, affiancando con maestria personaggi reali e di finzione, con una scrittura appassionata e accesa di accattivante umorismo, Virginia de Winter dà vita a un thriller incalzante dalle atmosfere tenebrose, portando sulla scena popolata dalle maschere del Carnevale agenti segreti, alchimisti e uomini di Stato. Un romanzo coinvolgente e unico, che è anche un grande omaggio alla città di Venezia.
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A tre anni di distanza dall’ultimo capitolo della serie Black Friars, Virginia de Winter torna con il suo romanzo più intrigante di sempre, in una scala cromatica che va dal fosco al porpora intenso di pari passo con un certo decadentismo in una diabolica ricerca di perfezione letteraria.
Insomma, immaginatevi il solito quadro del Canaletto con contaminazioni cinematografiche tra The Duchess e Eyes Wide Shut, un eterno ballo in maschera disturbato da misteri e complotti ben nascosti tra le fitte nebbie della laguna.
Mentre Virginia smuove gli animi con la sua abilità di tessitrice e con i suoi personaggi maschili degni di Giacomo Casanova, si dipana sotto gli occhi un panorama incredibile, fatto di isole fantasma e ossari segreti, che estendono a dismisura l’orizzonte osservabile e gli spiriti in pena.
Perché Virginia incanta sempre e lo fa assemblando con estrema cura nei dettagli un’opera perfetta per perdercisi dentro e io me la immagino intenta a scrivere di società segrete capaci di far sospirare anche la più temeraria delle sue lettrici, fino a portarci tutti dentro alla sua romantica (e un po’ malinconica) pista da ballo.
Ma se il diavolo fa le pentole e non i coperchi, Virginia de Winter fa pure i coperchi. Perché una volta abbandonati i sospiri, ecco tornare le palpitazioni, quelle da lasciare senza fiato nell’infittirsi di un in mistero che non manca di tingersi di scarlatto (e non mi riferisco solo ai meravigliosi velluti o alle corone di rose sul capo degli innamorati).
E l’amore è una nota di grazia che si apre sullo sgomento e sulla frustrazione, mantenendo lo standard di delicatezza a cui Virginia ci ha abituati. Perché le scene sono cariche di atmosfere in bilico tra le imprese più audaci e un onirismo delicato come una rosa che cresce in mezzo agli scheletri: bellissima e letale.
Chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi a Venezia, assaporatene i profumi e cercate di carpirne i segreti più nascosti sciogliendo i nodi che Virginia ha sapientemente intrecciato. Perché terminata la lettura del suo nuovo romanzo saranno troppi i motivi per voler tornare subito a perdersi in quel giardino di delizie che è.
Bevanda consigliata: Malvasia
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito dell'autore: Il sito ufficiale di Virginia de Winter
"Un diamante puro, un romanzo ricco di atmosfere oniriche e audaci."
Ma non finisce qui! Lo speciale dedicato a questo libro è appena cominciato. A breve, su Tiffany's arriverà la nostra tappa del Blogtour dedicato ai personaggi femminili e non solo: anche Holly recensirà questa meraviglia su carta.
Rileggetevi il post sullo speciale, nel caso ve lo foste perso:
Non conoscete Virginia de Winter? Rimediate subito leggendo la sua biografia!
Virginia de Winter è nata nelle assolate regioni meridionali e
appena può corre verso i mari e le spiagge del Sud. Vive e lavora a
Roma, tra librerie cariche e dispense desolatamente vuote, una famiglia
molto amata e piantine che non vogliono saperne di sopravvivere alle sue
cure. Adora i libri, le serie tv, anime, manga e chiacchierare di
queste cose sui social network. È appassionata di architettura, opera
lirica, musica e vintage, ma ama leggere sopra ogni altra cosa. Ha
cominciato a pubblicare nel 2004 sul sito di fanfiction EFP. È autrice
della serie Black Friars (L'Ordine della Spada, L'Ordine della Chiave, L'Ordine della Penna, L'Ordine della Croce) edita da Fazi dal 2010 al 2013 e de Il Cammeo di Ossidiana (Harper Collins, 2016).
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A presto e... buon #virginiadewinterday!
Complimenti per la recensione, scritta benissimo quasi quanto il romanzo stesso!
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