sabato 29 ottobre 2016

Recensione: Ahlam


Ahlam
di Marc Trévidic

Editore: Rizzoli
Prezzo Cartaceo: € 18,00
Prezzo E-Book: € 9,99
Pagine: 240

È il 2000 quando Paul Arezzo, celebre pittore che sta affrontando una profonda crisi creativa, lascia Parigi e arriva nell’arcipelago di Kerkennah, in Tunisia. Il contatto con la vita semplice e con la bellezza delle isole gli restituiscono la voglia di dipingere. A Kerkennah nasce anche un’amicizia importante, con il pescatore Fahrat e la sua famiglia, la moglie Nora e i figli Issam e Ahlam. Paul riconosce l’enorme talento dei due ragazzi: insegna a dipingere a Issam, a suonare il piano alla bellissima Ahlam, e a entrambi a creare, in una sorta di simbiosi, un nuovo linguaggio fatto di musica e immagini. Sembra tutto perfetto. Poi il tumulto del mondo arriva fin lì: la caduta di Ben Ali, la guerra civile in Afghanistan e in Siria, e la violenza che guadagna terreno in tutto il Medio Oriente. Issam si lascia conquistare dal radicalismo islamico, Ahlam invece milita a favore di quella Primavera Araba che infiamma di speranza il Nord Africa. E Paul si trova ad affrontare l’odio che sente crescere nel suo allievo e l’amore, evidente ormai, che lo lega ad Ahlam, tanto più giovane di lui.In questo romanzo drammatico e toccante, nei primi posti delle classifiche francesi per molte settimane, Marc Trévidic ci spiega come avviene la radicalizzazione di un giovane musulmano, fino al tradimento dei suoi affetti più cari.






Succede a tutti gli artisti prima o poi di avere un blocco di creatività e proprio questo accade a Paul, un pittore francese divenuto famoso per i suoi quadri serie di “Donna degli sguardi”. Così decide di partire per Kerkennah, un paesino della Tunisia dove la vita scorre tranquilla e la bellezza regna tutt’intorno. A Paul tutto questo affascinava e questo luogo paradisiaco non solo gli restituisce la voglia di mettersi nuovamente all’opera, ma gli dona anche l’affetto di un pescatore del luogo, Farhat e quello della sua famiglia e dei suoi amati figli Issam e Ahlam.
Il sogno di Issam era dipingere proprio come il suo amico Paul, mentre la sorella Ahlam era affascinata dalla musica. Paul quindi, decise di dare loro un’opportunità insegnandogli quello che aveva imparato lui stesso dai suoi genitori. Avevano un dono incredibile ed erano un binomio perfetto, Ahlam suonava mentre Issam dipingeva seguendo il ritmo della melodia. Si prospettava un futuro luminoso per i due neo talenti e Paul voleva portarli con sé a Parigi per offrirgli un futuro migliore, ma qualcosa intorno a loro stava cambiando. Anche in quel piccolo paradiso la pace stava per finire; Issam si lascia affascinare dall’ideologia islamista, mentre Ahlam prende parte alla “rivoluzione dei gelsomini” che invece lottava per la democrazia. I due fratelli così, rompono un legame di simbiosi e sintonia perfetta, fino a trovarsi in due posizioni completamente diverse che li allontana sempre più.
“Ahlam”, è un libro crudo ed emozionante allo stesso tempo, e con le ultime pagine qualche lacrima ha faticato a trattenersi. Non poteva essere altrimenti per me, mi sono affezionata sin da subito a quei bambini talentuosi che sognavano di conquistare insieme Parigi. Ho sperato fino all’ultimo che Issam tornasse sui suoi passi e dalla sua famiglia abbandonando l’islamismo, e sono stata affascinata dal coraggio e dalla tenacia che ha mostrato Ahlam, andando contro tutto e tutti.
Questa storia è un perfetto mix di emozioni, dove da un lato la voglia di vendetta rivendicata in nome della religione, si affievolisce dinnanzi all’immagine di quella potente forza che è l’amore.


Durata totale della lettura: Un giorno
Bevanda consigliata: Vino rosè
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni


    

«Ahlam…cosa vuol dire la parola?» 
 «I sogni.»



2 commenti:

  1. Amo le letture di questo tipo con il richiamo alle mie origini. Tra l'altro non l'ho ancoravisto prima d'ora sugli scaffali delle librerie :)

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    1. Ciao Siham :) è uscito il 6 ottobre, quindi mi auguro che a breve arriverà anche nelle librerie nelle tue vicinanze. È un libro che fa riflettere e che consiglio vivamente. Se lo acquisterai, sarò felice di sapere cosa ne pensi :)

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