Recensione: Il battito del sangue

Il battito del sangue di Tess Gerritsen Editore: Casa Editrice Longanesi  Prezzo Cartaceo: € 14,90 Prezzo E-Book: € 9,99 Pagine: 288 Titolo originale:Playing with fire Durante un viaggio a Roma, la violinista americana Julia Ansdell scopre un libro molto vecchio che contiene lo spartito inedito di un valzer dal titolo Incendio, composto da un autore misterioso. Un brano che ha un ritmo unico e inconfondibile, come il battito del cuore. Non appena ne legge le note, Julia resta ipnotizzata dalla melodia struggente e a tratti convulsa, e non vede l’ora di tornare a casa, nel Massachusetts, per interpretarla con il suo violino. Ed è allora che le cose cambiano per sempre. Ogni volta che suona Incendio, infatti, si verificano eventi inquietanti e sanguinosi che coinvolgono sua figlia Lily, una bellissima e, fino a quel momento, placida bambina di tre anni. Quando comprende che a rischio non c’è soltanto la sua sanità mentale, ma anche la sua stessa vita, Julia decide che c’è un solo modo per salvarsi: andare alla radice del mistero. Scopre così che l’autore del valzer è Lorenzo Todesco, un ebreo che ha vissuto un amore tanto potente quanto tormentato negli anni fra il 1938 e il 1944, in una Venezia straziata dalla guerra e dalle leggi razziali. A quel punto Julia parte per la città lagunare. La sua storia si intreccia a quella di Lorenzo, trascinando il lettore fino a una sconvolgente conclusione… Un romanzo nato dall’amore dell’autrice per l’Italia, una storia indimenticabile in cui musica, coraggio, passione e speranza si fondono a un’azione serrata, opera di un’autentica maestra del thriller.

Tess Gerritsen è una delle mie scrittrici preferite. Ho la tendenza a divorare ogni nuovo volume della serie Rizzoli & Isles, non (solo) perché mi sono appassionata alle vicende delle protagoniste, ma proprio per il modo che ha la Gerritsen di costruire i casi che Jane e Maura si trovano ad affrontare, con solide basi scientifiche (in fondo, lei ha abbandonato la carriera di medico per fare la scrittrice, quindi è una che “ne sa” su questo tema) e una componente di mistero altrettanto forte.
Stavolta, però, la nostra buona Tess non ci parla delle due donne più brave della polizia di Boston. Il battito del sangue è un libro a sé, e la storia permette alla Gerritsen di parlarci di due sue grandi passioni: quella per la musica, e quella per l’Italia.
La storia inizia a Roma, dove una violinista di Boston, Julia Ansdell, scova presso un antiquario lo spartito di Incendio. Nessuno sa nulla di questo brano, scritto dal misterioso L. Todesco, ma ogni volta che Julia tenta di suonare questa musica – potente e complessa – attorno a lei iniziano a succedere cose sempre più inquietanti, come se quelle note potessero essere così potenti da risvegliare il lato più oscuro dell’essere umano. Ormai terrorizzata per la sua salute mentale e per l’incolumità della sua famiglia, Julia decide di ricostruire la storia di Inferno, cercando di capire chi sia questo L. Todesco che aveva composto quella musica così misteriosa. Ciò la porterà a viaggiare fino a Venezia e Trieste e che la farà entrare in contatto con una delle pagine più tristi e buie della Storia d’Italia.
Con questo romanzo la Gerritsen esce dalla sua solita ambientazione – la città di Boston rimane sullo sfondo, –  ma non rinuncia al suo modus operandi: come nei suoi altri romanzi, vuole indagare la malvagità dell’animo umano, e per farlo ha scelto di raccontarci una storia verosimile ed estremamente toccante, basata su fatti tristemente reali del nostro passato.Un romanzo intenso e da pelle d'oca, che vi terrà incollati alle pagine e resterà a lungo nella memoria del lettore.

Durata totale della lettura: un giorno
Bevanda consigliata:  The freddo limone e menta
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Tess Gerritsen
 

"È a loro che voglio rendere omaggio […], a questi uomini e donne normali i cui silenziosi atti di umanità e sacrificio ci infondono speranza."