giovedì 7 aprile 2016

Recensione: La meraviglia degli anni imperfetti

La meraviglia degli anni imperfetti
di Clara Sánchez

Editore: Garzanti Libri
Prezzo Cartaceo: € 17,60
Prezzo E-Book: € 10,99
Pagine: 224
Titolo originale: Últimas noticias del paraíso


La luna illumina d'argento la stanza. Fran ha sedici anni e vuole fuggire da quelle mura, da sua madre che non si è mai occupata di lui. Nel piccolo sobborgo di Madrid in cui è cresciuto passa le sue giornate con l'amico Eduardo e sua sorella Tania, di cui è perdutamente innamorato. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi da lui. Figli di una famiglia benestante, frequentano le scuole e gli ambienti più esclusivi. Eppure Fran sente che dietro quell'apparenza dorata si nasconde qualcosa. Quando Tania sposa all'improvviso un uomo dal passato oscuro, i dubbi si trasformano in certezze. Eduardo comincia a lavorare per il cognato e tutto cambia. È sempre più solitario e nulla sembra interessargli. Fran ha bisogno di sapere come stanno veramente le cose. Ma la risposta non è mai stata così lontana. Perché Eduardo gli consegna una chiave misteriosa da custodire chiedendogli di non parlarne con nessuno. E pochi giorni dopo scompare. Da quel momento Fran ha un solo obiettivo: deve sapere cosa è successo. Deve scoprire cosa apre quella chiave. Il suo amico si è fidato di lui. La ricerca lo porta a svelare segreti inaspettati. Lo porta su una strada in cui è sempre più difficile trovare tracce di Eduardo. Perché ci sono indizi che devono rimanere celati e a volte il silenzio dice molto di più di tante parole.



Clara Sanchez ci regala un altro suo libro che questa volta mi e' sembrato di notare, abbia riscosso pareri discordanti. Personalmente non l'ho trovato un libro sgradevole ma le sensazioni che permeano la storia di sicuro le ho trovate troppo cupe e pesanti, il che a tratti rende lenta la lettura e non trattiene l'attenzione del lettore come dovrebbe. La storia e' quella di Fran, un ragazzino dalla vita non semplice e molto solo, il padre e' completamente assente, mentre la madre lo trascura e sembra non curarsi della sua esistenza. Fran trova l'unico sollievo e distrazione trascorrendo il tempo con il suo amico Eduardo e sua sorella Tania con i quali ha stretto un'amicizia particolare nonostante loro provengano da un ambiente familiare benestante e completamente opposto al suo. I tre ragazzini sono inseparabili e si sa', spesso l'amicizia con il tempo si trasforma, si evolve e proprio questo capita al nostro protagonista che si innamora di Tania. Purtroppo Tania sposa un altro e da quel momento la loro amicizia si spezza e i tre ragazzini prima cosi' uniti si separano sempre di piu' ed ognuno continua con la propria vita. Fran non ha un vero e proprio obiettivo nella sua vita e i giorni scorrono senza apportare un significativo cambiamento se non per il fatto che ora non e' piu' un ragazzino e i suoi familiari divorziando hanno definitivamente chiuso quella che era solo una sbiadita ombra del concetto di famiglia. Un giorno, dal nulla ricompare il suo amico Edu, che lo ha cercato per chiedergli aiuto e gli consegna in custodia una chiave per poi scomparire completamente di scena. Fran ovviamente e' spiazzato, non capisce e non sa da dove cominciare per cercare di capire il significato della ricomparsa di Edu e della chiave che gli ha lasciato. Un'ombra di mistero avvolge la storia, ma a mio parere non e' strutturata abbastanza bene da far decollare il libro. Fran e' un personaggio che non sembra riuscire a migliorare la propria vita nonostante il trascorrere degli anni e forse proprio l'ineluttabilità' del suo destino appesantisce un po' tutta la trama. D'altronde il titolo ben rappresenta il tema del romanzo e forse proprio nell'imperfezione risiede la vera bellezza. Secondo me non uno dei migliori libri della Sanchez, ha un suo perche' ma decisamente non e' per tutti.


Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: The' verde al mandarino
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Sito dell'autore: Clara Sánchez


      "Crescere vuol dire anche accettare che non esistono verità assolute, che la vita mette sempre davanti all'imprevisto."




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