In una clinica di riabilitazione nel sud della Francia il silenzio è d'oro così come il rispetto per il passato che avvolge i suoi convalescenti. Lise è un'insegnante di trentacinque anni sposata con un bell'uomo e madre di un bel bambino di nome Simon che un giorno, dopo una delle sue lezioni va a sbattere con la macchina contro un muro. La diagnosi è quella di una forte depressione, la cura un periodo di degenza in una struttura specializzata per poter affrontare insieme ad uno psicologo le cause del suo malessere. Inizia così un romanzo intenso che affronta un tema spinoso quello della convalescenza dopo un periodo di malattia: un momento difficile in cui l'anima del paziente è fragile come una foglia secca, in cui i pensieri e le domande si rincorrono alla disperata ricerca di un perchè, di una causa scatenante, di un prima e di un dopo di un evento che le ha portate lì. La storia di Lise si intreccia con quella di Oriane, una giovane donna affetta da anoressia che non riesce ad uscire dalle spire di questo demone: all'inizio le due donne trovano pace e conforto nella presenza anche solo di qualche ora l'una dell'altra, le pene sembrano alleviarsi così come il carico di dolore che grava sulle loro spalle. Quando in clinica arriverà una coppia alquanto particolare formata da Daisy e da suo marito Maxime le due donne si ritroveranno aggrovigliate nel mistero di quest'ultimo, un uomo dall'apparenza innocuo ma che nasconde qualcosa di oscuro. Il romanzo è strutturato come un vero e proprio percorso nella testa delle convalescenti, in questo modo il lettore riesce a conoscere i loro intimi pensieri, le loro paure e le loro fragilità: queste donne sono vittime e carnefici del loro stesso male, guerriere contro una lotta infame che tende agguati dietro ogni angolo e che non lascia un attimo di respiro. Il lettore entra nella parte più privata delle loro tenere anime e gli è concesso di conoscere i retroscena del loro dolore, così facendo Michèle Gazier ha strutturato un romanzo sincopato che va scoperto piano piano e che coinvolge nelle sue spire ammalianti.
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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