venerdì 5 febbraio 2016

Recensione: Le Convalescenti





Le Convalescenti

di Michèle Gazier

Prezzo cartaceo: € 17,00

Prezzo E-Book: € 7,99
Editore: Baldini&Castoldi
Titolo Originale: Les Convalescentes
Pagine: 268
Genere: Noir



A Saint-Libron in un centro di riabilitazione fisica e psicologica si incrociano i destini di tre donne le cui esistenze sono arrivate a un punto di svolta. Lise, insegnante trentenne, vi si rifugia dopo un esaurimento nervoso, alla ricerca di solitudine e di nuovi stimoli, che la vita sembra averle tolto. Anche Oriane, ventiquattro anni, ha delle ferite aperte che, da tanto tempo, non si rimarginano più, e trova in Lise una compagna di viaggio e anche un’amica. Ma questo fragile rapporto viene subito messo a dura prova nel momento in cui fanno la conoscenza di Daisy e di suo marito Maxime Ravelone. Mentre Daisy, una simpatica americana temporaneamente costretta su una sedia a rotelle, vorrebbe approfondire il rapporto che comincia a legarla alle due donne più giovani, Maxime, uomo misterioso e affascinante, cerca di tenerla lontana da tutto, di isolarla dal mondo. Oriane, sensibile al fascino di quest’uomo più grande di lei, vorrebbe scoprire di più sulla coppia; Lise, invece, refrattaria alle lusinghe dell’ambiente ricco e sofisticato a cui appartengono Daisy e Maxime, preferisce rimanerne distante. Ma quando Oriane finirà per entrare nelle maglie del mistero che avvolge Maxime, Lise non potrà più restare a guardare.

In una clinica di riabilitazione nel sud della Francia il silenzio è d'oro così come il rispetto per il passato che avvolge i suoi convalescenti. Lise è un'insegnante di trentacinque anni sposata con un bell'uomo e madre di un bel bambino di nome Simon che un giorno, dopo una delle sue lezioni va a sbattere con la macchina contro un muro. La diagnosi è quella di una forte depressione, la cura un periodo di degenza in una struttura specializzata per poter affrontare insieme ad uno psicologo le cause del suo malessere. Inizia così un romanzo intenso che affronta un tema spinoso quello della convalescenza dopo un periodo di malattia: un momento difficile in cui l'anima del paziente è fragile come una foglia secca, in cui i pensieri e le domande si rincorrono alla disperata ricerca di un perchè, di una causa scatenante, di un prima e di un dopo di un evento che le ha portate lì. La storia di Lise si intreccia con quella di Oriane, una giovane donna affetta da anoressia che non riesce ad uscire dalle spire di questo demone: all'inizio le due donne trovano pace e conforto nella presenza anche solo di qualche ora l'una dell'altra, le pene sembrano alleviarsi così come il carico di dolore che grava sulle loro spalle. Quando in clinica arriverà una coppia alquanto particolare formata da Daisy e da suo marito Maxime le due donne si ritroveranno aggrovigliate nel mistero di quest'ultimo, un uomo dall'apparenza innocuo ma che nasconde qualcosa di oscuro. Il romanzo è strutturato come un vero e proprio percorso nella testa delle convalescenti, in questo modo il lettore riesce a conoscere i loro intimi pensieri, le loro paure e le loro fragilità: queste donne sono vittime e carnefici del loro stesso male, guerriere contro una lotta infame che tende agguati dietro ogni angolo e che non lascia un attimo di respiro. Il lettore entra nella parte più privata delle loro tenere anime e gli è concesso di conoscere i retroscena del loro dolore, così facendo Michèle Gazier ha strutturato un romanzo sincopato che va scoperto piano piano e che coinvolge nelle sue spire ammalianti.




Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



“In un clima alla Hitchcock tre vite si intersecano ed un mistero aleggia nell'aria.”








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