Di Aimee Bender ho fatto davvero il pieno durante queste vacanze di Natale ed avendo molto gradito il primo libro che ho letto mi sono fiondata su questo. Prima di tutto va detto che questo e' un libro che raccoglie quindici racconti, di solito non sono una fan dei racconti e preferisco di gran lunga il romanzo in generale ma l'autrice mi ha confermato anche in questo genere la sua abilita'. Le storie sono slegate tra di loro a prima vista, quindi tutte diverse e spaziano da ambientazioni fiabesche ad altre molto attuali, sono pero' di fondo tutte arricchite da quel pizzico di fantasia e di stramberia con la quale la Bender contraddistingue il suo scrivere, regalandoci un opera che possiamo comparare ad un arcobaleno ricco di colori. Troviamo un ragazzo che non sa riconoscere i volti delle persone, delle sarte che devono ricucire la strisce delle tigri, una donna che si fa pagare dal marito per i loro rapporti sessuali, un mix di personaggi e situazioni che spiazzano il lettore ma che piano piano diventano luoghi, situazioni e persone note, perche' il lettore inizia a riconoscersi nelle varie storie, riesce a vedere un riflesso di se' stesso, di quell'uomo che ha mille domande, che e' solo, ricco di vizi e di virtu'. Il libro e' diviso in tre parti, tre passaggi durante i quali il lettore prende consapevolezza di se' e scompare lieve lieve quella sensazione di smarrimento e sorpresa provocati inizialmente dalla follia che traspare nei racconti. La Bender e' la vera maestra dei colori come da titolo del libro, quella che gioca con le diverse sfumature, ipnotizza ed infine insegna, con quel suo linguaggio essenziale e semplice, una realta' complicata e confusa. Un'autrice che amo smodatamente e che conferma la sua bravura di libro in libro.
Durata totale della lettura: Quattro giorniBevanda consigliata: The' Cylon
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Sito dell'autore: Aimee Bender
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