Ho conosciuto questo autore grazie alla Neri Pozza e sono contenta ogni volta che esce un suo nuovo romanzo, quest'ultimo forse ancora di piu' perche' ambientato nella mia citta' natale. La Guerra come sempre non e' portatrice di gioie e anzi chi la vive deve riuscire a trovare il modo migliore per, come diciamo a Napoli, "arrangiarsi", ovvero adattarsi e cercare di sopravvivere con quello che si ha; questo e' quello che molti si sono ritrovati a vivere durante la seconda Guerra Mondiale ed in particolare in questo romanzo troviamo una Napoli abbandonata dalla maggior parte degli uomini mandati in guerra e con la maggior parte delle donne che si prostituivano agli alleati che sbarcavano per "liberare" l'Italia per poter raccimolare qualche soldo per sopravvivere. In questo critico momento di passaggio, il capitano James Gould viene inviato a Napoli con il ruolo di "ufficiale di matrimoni"; James dovra' occuparsi di esaminare le varie e numerose proposte di matrimonio tra i suoi commilitoni e donne del posto accertandosi che quest'ultime siano serie e per bene e con buone intenzioni, impedendo unioni troppo facili soprattutto con donne di malaffare. James prende davvero seriamente questo incarico e con severita' e scupolosita', esamina una ad una le varie coppie. James non ha messo in conto di innamorarsi, non ha messo in conto distrazioni, ha in mente di portare a termine il suo lavoro e in maniera impeccabile, peccato pero' che proprio in queste situazioni il destino ci mette sempre lo zampino ed infatti a lavorare come cuoca per lui e gli altri ufficiali arriva Livia. Livia si fa conoscere attraverso i suoi piatti, attraverso quegli ingredienti gustosi che danno vita ai tipici piatti della cucina napoletana ma anche a piatti nuovi e rivisitati che vengono apprezzati da tutti ed in particolare da James che scopre la sensualita' del cibo e sapori ed emozioni mai provati, diciamo che un po' di pepe tipico del Sud viene aggiunto alla sua vita da militare inglese piuttosto quadrata e rigida. Un mix perfettamente riuscito tra storia vera e finzione, l'autore riesce a presentarci fatti e condizioni reali della vita degli italiani durante un periodo storico difficile aggiungendoci una storia che fa divertire, appassiona e fa venire l'acquolina in bocca, come d'atronde tutti i suoi libri, dove il cibo e' l'ingrediente principale, quello che smuove gli animi, quello che unisce due mondi completamente diversi, quello che rende felici. Mi sento di consigliarlo a tutti e consiglio anche di leggere gli altri suoi romanzi che sono sicura piaceranno molto come questo.
Durata totale della lettura: Sette giorniBevanda consigliata: Caffe' con panna
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Anthony Capella
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