lunedì 6 luglio 2015

Recensione: Zombie



Zombie
di Joyce Carol Oates

Prezzo cartaceo: € 16,00

Prezzo E-Book: Non Disponibile
Titolo Originale: Zombie
Editore: Il Saggiatore
Pagine: 184
Genere: Thriller




Quentin P_ è un enigma per i suoi genitori, anche se non credono affatto all'accusa di molestie sessuali mossa da un minore nei suoi confronti. Quentin P_ è un enigma per il suo psichiatra, che comunque lo incoraggia, apprezzando le potenzialità positive dei suoi sogni, di cui parla tanto apertamente. Per sua nonna, Quentin P_ è solo un ragazzo dolcissimo, cui è impossibile dire di no. Ma Quentin P_ in verità è l'assassino psicopatico più terrificante del Michigan. Condannato alla libertà vigilata, Quentin è accondiscendente, ma rimane insensibile a tutto: alla famiglia, ai controlli giudiziari, ai medici. Un giorno, per caso, scopre la lobotomia, e d'un tratto le sue ossessioni prendono forma concreta. Una a una, sceglie le sue vittime obbedendo a una volontà di potenza, il bisogno insopprimibile di creare uno "zombie" tutto per sé che, passivo e remissivo, lo supplichi e lo gratifichi. Esagitato da varie sostanze e dalle sue stesse perversioni sessuali, assolve con zelo ogni sanguinoso compito e, nella meccanicità, acquisisce sempre maggiore astuzia e perizia. "Zombie" è il romanzo della mente psicotica di un killer seriale che, nel delirio impermeabile del suo monologo, riproduce i movimenti automatici di una società disumanizzata.


la vita di Quentin_p è molto particolare: fa il custode nella casa dei suoi nonni che ora è adibita a dormitorio per studenti e cerca in tutti i modi di mettere a tacere quella voglia irrefrenabile di zombie. Il suo bisogno viscerale di avere uno zombie, un uomo che faccia tutto quello che gli si chiede e che soprattutto lo ami e lo coccoli come desidera lo ha portato a commettere diversi passi falsi, ecco perchè deve andare da uno psicologo scelto dal tribunale. Nonostante le promesse fatte ai genitori ed alla società il suo istinto non riesce a placarsi ed ecco quindi un viaggio allucinogeno all'interno della mente malata di un killer depravato. Zombie è un romanzo innanzitutto forte: molte sono le scene crude descritte ed è quindi sconsigliato ad un pubblico facilmente impressionabile. L'autore non solo ha dato voce ad un deviato ma l'ha reso il protagonista dell'intera narrazione: il lettore dapprima intuisce i veri istinti di Q_P sino a quando questi non diventano chiari e nitidi nella sua mente e saranno quelli a prendere il sopravvento su di lui. La narrazione è ipnotizzante nonostante la storia narrata non sia la classica trama di un thriller: Quentin_p si impegna realmente per tornare sulla retta via, per mettere a tacere i suoi istinti ma pagina dopo pagina assistiamo ad un lento ed inesorabile degenero di pensieri e di azioni. La sua ricerca spasmodica di una vittima da assoggettare e sottomettere lo porta sulla strada, camuffato per non lasciare traccia ed il pensiero ossessivo pulsa sempre più forte. Assistiamo alla follia più malata di un uomo che non ha mai ricevuto affetto dai genitori e che ha trovato, grazie ad un libro di neurochirurgia, un metodo per creare uno zombie perfetto. Questo romanzo è a tutti gli effetti una lettura fuori da ogni canone che impressiona la mente del lettore pagina dopo pagina non solo per le scene descritte ai limiti dello splatter ma per l'assoluta ed insana razionalità che si annida nella follia delirante di Quentin_p. Se vi sentite pronti ad entrare in questo tunnel Zombie è la lettura che fa per voi.


Durata totale della lettura: un giorno
Bevanda consigliata: Tè all'arancia rossa

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni



“Un viaggio estremo nella mente di un killer depravato.”








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