Johansson ormai è in pensione: ha lavorato come commissario per tanti anni e non è ancora riuscito a dimenticare certi vizi come quello di posteggiare di traverso l'automobile per prendersi un panino in un piccolo chiosco. Una serata come tante altre qualche chiacchiera con delle giovani reclute anche loro affamate e la prospettiva di un viaggio in macchina di un'ora per raggiungere la moglie in campagna quando tutto ad un tratto la vista gli si annebbia e il braccio destro diventa rigido. Lars si risveglierà in ospedale e per lui sarà l'inizio del suo ultimo atto come poliziotto: risolvere finalmente un caso di omicidio del 2010, trovare il colpevole e dare pace all'anima di Yasmine Ermegan, la bambina di nove anni stuprata ed uccisa in circostanze misteriose. L'ultima indagine è un romanzo ben diverso da quelli della serie di Bäckström: più riflessivo e psicologico sia per il protagonista che per la cura narrativa che l'autore dedica all'introspezione di Lars. Se dovessimo fare un confronto tra Lars e Bäckström ci accorgeremmo subito che questi due personaggi sono come il giorno e la notte: il vecchio poliziotto è un uomo d'altri tempi, pragmatico e silenzioso un ottimo segugio capace di vedere dietro gli angoli, mentre Bäckström è un uomo cinico e misogino, corrotto sino al midollo che però ha un ottimo fiuto per la pista giusta. Il caso di Yasmine è da sempre rimasto un cruccio per Lars: è stato chiuso frettolosamente dal suo collega per indagare sull'omicidio di un politico: la vita quindi di una bambina innocente di appena nove anni non vale poi tanto come quella di un uomo importante? Solo un uomo senza cuore come Bäckström avrebbe potuto fare una scelta simile ma per Lars dimenticare un fatto così efferato non è stato possibile. Bloccato a letto in ospedale, con una parte del corpo inerme alcuni dettagli di quell'indagine inizieranno ad affiorare nella sua memoria ed a prendere forma: sarà la sua ultima indagine, Lars ne è ben consapevole ma sarà anche il suo ultimo gesto come poliziotto. Un ottimo thriller come tutti gli altri di questo autore che riesce a non ripetersi mai e soprattutto non annoia il lettore perchè riesce sempre a sorprenderlo con nuovi colpi di scena o personaggi totalmente diversi l'uno dall'altro. Consigliato per gli amanti del genere.
Bevanda consigliata: Tè alla menta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
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