domenica 14 giugno 2015

Recensione: Bunker Diary



Bunker Diary
di Kevin Brooks

Prezzo cartaceo: € 15,00

Prezzo E-Book: Non Disponibile
Titolo Originale: The Bunker Diary
Editore: Piemme
Pagine: 300
Genere: Thriller


Linus, sedici anni, insieme a quattro adulti e una ragazzina di nove, si trova intrappolato in un bunker, uno spazio claustrofobico da cui nessuno può fuggire. Sono stati rapiti da qualcuno che si è presentato loro ogni volta in modo diverso e non sanno perché sono stati scelti. Spiati da decine di telecamere e microfoni perfino in bagno, dovranno trovare un modo per sopravvivere. Bunker Diary è un incubo da vivere sulla propria pelle attraverso le pagine del diario di Linus, in un’escalation di umiliazioni, meccanismi perversi e violenza fisica e psicologica innescati “dall’uomo di sopra”…


Linus vive per strada con la sua chitarra e la sua musica riesce sempre a raccimolare qualche spicciolo e la London Station di prima mattina è il posto ideale per trovare qualche tesoro dimenticato. Un attimo prima stava aiutando un cieco ed un attimo dopo si è ritrovato in un bunker al buio: sei stanze, una cucina, un bagno ed un ascensore. Inizia così un romanzo Young Adult claustrofobico, disarmante per la sua ferocia ed indimenticabile: per Linus, Jeanny e gli altri cinque compagni è appena iniziato un incubo. Kevin Brooks noto ai più per il romanzo L'estate del coniglio nero ritorna alla ribalta con Bunker Diary, un libro diverso da tutti gli altri e dedicato non solo ai ragazzi. Il tema centrale attorno a cui ruota tutto è la paura e l'impossibilità di fare qualcosa per cambiare le cose: chi li ha imprigionati? Dove sono? Che cosa vuole l'uomo di sopra? Solo spiarli o gli farà del male? Pensate di trovarvi in un bunker insieme ad altre cinque persone, sconosciuti sotto l'occhio vigile di una telecamera, perennemente osservati ed ascoltati, la vostra vita all'improvviso non è più vostra, è diventata qualcosa di estraneo totalmente controllata dai ritmi di un folle. E' questo che accade nel bunker: Linus è un ragazzo di sedici anni che è scappato di casa perchè non riusciva più a sopportare il padre ed il collegio, ha deciso che era abbastanza grande per cavarsela da solo ma ora, sottoterra non fa altro che rivivere la sua infanzia e vorrebbe ritornare alla sua vita di prima ma non può, non sa come fare per evadere, ogni suo piano viene sventato dall'uomo di sopra che li punisce tutti, ogni volta. Bunker Diary è il diario di Linus ed è attraverso i suoi sensi che viviamo questa esperienza dilaniante, estraniante e soprattutto infernale: la nostra più grande paura all'improvviso è lì di fronte a noi, scritta nero su bianco e non possiamo smettere di leggere, di partecipae emotivamente al dramma di Linus sino all'epilogo. La lotta verso la libertà è fatta di sofferenza ed ogni prigioniero la vive come può: la sofisticata Anja non fa che ripetere che lei lì non può rimanere perchè ha tanti impegni fuori, il fisico Russel invece analizza ogni parete per carpirne i segreti ma alla fine non c'è scampo, sono tutti costretti a vivere lì dentro, a non lavarsi, a dormire quando lo decide l'uomo di sopra ed a lottare contro la pazzia. La narrazione è concitata, sconnessa quando Linus sta male, delirante verso la fine ma soprattutto è sofferenza pura: il lettore ne è coinvolto, ammaliato e ne diventa dipendente, alla continua ricerca di una scappatoia, di un lieto fine per tutti. Ottima narrazione, ottimo romanzo davvero di qualità superiore rispetto alla media, consigliato a chi ha amato Saw.


Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè al karkadè

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni



“ Lui ti guarda continuamente, non puoi sfuggirgli: sei suo, la tua vita gli appartiene.”








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