giovedì 16 aprile 2015

Recensione: Mercoledì delle Ceneri



Mercoledì Delle Ceneri
di Ethan Hawke

Prezzo cartaceo: € 9,00

Prezzo E-Book: € 5,90
Editore: BEAT
Titolo Originale: Ash Wednesday
Pagine: 251
Genere: Narrativa Moderna


Jimmy è un post-adolescente che si è arruolato nell'esercito per capriccio, e passa il tempo a strafarsi coi commilitoni; Christy è una giovane infermiera con la testa sulle spalle - fin troppo, vista la sua tendenza allo scetticismo e all'ipercritica. I due, con un figlio in arrivo, si lasciano, si rimettono insieme, si detestano, si adorano, si sposano e, alla fine di un rocambolesco viaggio in macchina, approdano più confusi che mai nel disfacimento surreale delle strade di New Orleans dopo il Martedì Grasso.



Jimmy è un militare incazzato con sè stesso in primis, poi con il suo tenente che l'ha mandato a fare il lavoro sporco, poi con il freddo e anche con Christy che lo ama alla follia e che lui ha dovuto mollare proprio per questo. Su un pullman diretto in Texas verso la casa della sua infanzia c'è appunto Christy che ha mollato il lavoro per ritrovare sè stessa lontana da tutto, soprattutto dalla vita che ha diviso con Jimmy. Inizia così un romanzo intrigante, sporco ed a tratti delirante che porta la firma di un autentico golden boy: Ethan Hawke. Possiamo far finta che il nome dell'autore sia Pinco Pallo per poter dare un giudizio distaccato e formale ma la verità è che Ethan Hawke è uno scrittore con la S maiuscola. Il suo intero romanzo è diviso tra i pensieri di Christy e quelli di Jimmy: così carichi di aspettative e di riscatto i primi quanto sono carichi di rabbia e frustrazione virile i secondi. Questi due personaggi destinati a scontrarsi e a distruggersi a vicenda sono la rappresentazione nuda e cruda dei giovani di oggi: le droghe sono il rifugio più facile dalla sofferenza così come l'esercito è la conferma della propria
virilità scritta a caratteri cubitali. Il viaggio verso la redenzione che entrambi hanno intrapreso è un viaggio a spirale verso il loro Io più profondo e nascosto: Jimmy dovrà fare i conti con  il suicidio di suo padre e la sua malattia mentale che lo porta costantemente a chiedersi se la follia non faccia parte anche del suo DNA, mentre Christy dovrà accettare che non è più la bambina di otto anni che suo padre continua a vedere in lei. Un rapporto travagliato quello che c'è tra questi due protagonisti che l'autore ci propone nudo e crudo: ci saranno parolacce ed insulti, pensieri perversi e sesso, ma sono queste cose che rendono reale il romanzo. I due protagonisti sono figure di tre quarti che si espongono all'occhio indagatore del lettore ma mai sino in fondo: la parte più oscura di loro noi potremmo solo intuirla e ci chiederemo se in quel pozzo senza fine in cui stiamo guardando non ci siano anche alcuni nostri pensieri e paure. La narrazione è un fiume in piena di parole e di pensieri che fluiscono, senza quasi l'uso della punteggiatura, come se fossimo all'improvviso nella mente del narratore: assistiamo quindi a discorsi illogici e a salti di argomenti propri della mente umana e questo per me è un tratto distintivo importante per ogni autore che si sa distinguere dalla massa. Un'ottima prova per un autore a tutto tondo.


Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla pesca

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 18 anni





“Jimmy e Christy due anime capaci di amarsi e di autodistruggersi a vicenda”








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