giovedì 2 aprile 2015

Recensione: Come Un Ricordo Che Uccide



Come Un Ricordo Che Uccide
di Sabine Durrant

Prezzo cartaceo: € 17,90

Prezzo E-Book: € 9,99
Editore: Sperling&Kupfer
Titolo Originale: Remember Me This Way
Pagine: 374
Genere: Thriller


Sul ciglio di una strada, una donna stringe tra le mani un mazzo di fiori azzurri. È il giorno di San Valentino, ma ad attenderla non c'è un appuntamento romantico. È trascorso un anno esatto dalla morte di suo marito, e quei fiori sono destinati al luogo in cui l'uomo ha perso la vita. Ma quando arriva al punto in cui è avvenuto il tragico incidente d'auto, Lizzie trova legato all'albero un altro mazzo di fiori. C'è anche un biglietto, con un cuore disegnato: è firmato da una donna e dedicato a un uomo che si chiamava Zach. Come suo marito. Il tentativo di illudersi e credere a una coincidenza dura lo spazio di un istante. Poi, la verità la colpisce come uno schiaffo in pieno viso. Lizzie pensava di sapere tutto dell'uomo che amava, non aveva mai sospettato che le nascondesse qualcosa. Adesso, ogni singolo ricordo cui sperava di aggrapparsi, per conservare nella memoria almeno i momenti felici, è sporcato dal dubbio, e la menzogna distorce i contorni del passato. Mentre il presente si colora di paura: Lizzie inizia ad avvertire la presenza di Zach ovunque, come un'ombra sinistra, come un conto lasciato in sospeso. È normale, le dicono tutti; è naturale sentire ancora vicino la persona amata, dopo averla persa. Nessuno, però, ha idea di cosa fosse davvero capace Zach, di quanto male abbia fatto a Lizzie. Né di quanto male possa ancora farle. E ora Lizzie sta per scoprirlo sulla sua pelle.







E' passato un anno dalla morte di Zach ed è la prima volta che Lizzie si trova proprio di fronte a quell'albero maledetto che ha stroncato la vita del suo grande amore: ha in mano un mazzo di fiori per onorare la sua memoria e sul viso, se qualcuno la stesse guardando ora, ha un sorriso perchè Zach troverebbe questa pratica davvero ridicola. Vicino a quell'albero però c'è un altro mazzo di fiori con un cuore ed  un nome femminile che non è il suo, Xenia non è Lizzie. Lizzie sa tutto di Zach: sa cosa preferiva mangiare, sa cosa adorava indossare e quali erano i suoi segreti ma ora, di fronte a quel foglio tutti i suoi ricordi sono in bilico. Il romanzo si scinde in due parti ben distinte a questo punto: c'è il racconto del presente e del dolore di Lizzie e c'è quello del passato nascosto di Zach. Sabine Durrant ha ideato un thriller psicologico davvero ben congeniato: il lettore è preda della curiosità di capire cosa Zach abbia celato alla moglie ed è anche intrigato dal filo psicologico che lo porta a chiedersi se davvero conosciamo fino in fondo le persone che amiamo. Con un ritmo incalzante la narrazione porta il lettore fin dentro le dinamiche della coppia: da una parte troviamo Lizzie in preda al panico perchè sente la presenza di Zach ovunque, si sente seguita ed osservata e anche di notte ne avverte il peso del corpo sopra di sè come se lui non se ne fosse mai realmente andato. Dopo essere andata nella loro casa in Cornovaglia però è quasi certa che lui non sia morto: mancano le sue scarpe e alcuni effetti personali ma potrebbe anche averli avuti con sè al momento dell'incidente, come può esserne sicura? Dall'altra parte il lettore vive con Zach una storia precedente e quello che si ritrova davanti è un personaggio totalmente diverso rispetto a quello che troviamo nei ricordi della moglie. Ho trovato davvero ottima la scelta dell'autore di suddividere il libro con queste due narrazioni e ho apprezzato molto i risvolti psicologici che la trama rivela: la persona che dorme con te è davvero quella che credi di conoscere? Un buon romanzo per gli amanti del genere.




Durata totale della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: Tè alla menta

Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






“Sei sicura di conoscere la persona che hai accanto da una vita?”








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