Continuo sullo stesso filone della mia recensione precedente e non abbandono la seconda guerra mondiale come tema centrale dei libri che sto leggendo. Questo libro mi ha incuriosito perche' narra del gruppo di resistenza conto i nazisti che resistette 28 giorni nel ghetto di Varsavia. Mira, che e' la nostra protagonista vive nel ghetto di Varsavia ed e' ebrea. Purtroppo vive in condizioni molto misere e per poter aiutare la sua famiglia vende di contrabbando al mercato spacciandosi per polacca. Quando un giorno viene riconosciuta e sta per essere portata via un giovane ragazzo la bacia e credendola la sua ragazza lasciano andare i due giovani. Questo incontro cambia la vita di Mira, quel bacio, quel ragazzo, Amos, diventeranno parte della sua vita e Mira entrera' a far parte del gruppo di resistenza ebreo. Mira non e' certo una ragazza che la manda a dire e per la sua famiglia farebbe di tutto. Amos ha il fascino coraggioso del ribelle che combatte fine alla fine contro i sopprusi che il suo popolo sta subendo. Conosciamo insieme a Mira personaggi leali e con la speranza nel cuore. Tutti sono uniti contro il nemico nazista per potersi riappropriare della propria liberta', di quella dignita' che gli e' stata tolta e calpestata senza ragione. Con Mira l'autore ci apre una finestra su uno scorcio e un avvenimento non tanto conosciuto ma che sicuramente rimane simbolico per chi ha sofferto gli anni della guerra e per il popolo ebreo. Safier unisce invenzione e realta' in una miscela unica che grida rispetto e vuole essere una testimonianza indelebile di anni di orrori, paura e miseria. Un libro che come molti dello stesso genere aiuta a riflettere ed a riportare luce e memoria su avvenimenti reali che hanno segnato la nostra storia.
Durata totale della lettura: Tre giorniBevanda consigliata: Caffe' alla nocciola
Formato consigliato: E-book
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
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