lunedì 27 ottobre 2014

Recensione: Lo strano caso dell’apprendista libraia

Lo strano caso dell’apprendista libraia
di Meyler Deborah

Editore: Garzanti libri
Prezzo: € 14,90
Pagine: 360
Titolo originale: The Bookstore


Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina della libreria vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l'attore. Poi c'è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitarra. Sono loro a insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio. Il suo più grande desiderio sta per realizzarsi, ma non è più la ragazza spaventata di un tempo e non sa più se è quello che vuole davvero. Perché a volte basta la pagina di un libro, una melodia sussurrata, una chiacchierata a cuore aperto con un nuovo amico per capire chi si è veramente. Perché Esme non è più un'apprendista libraia, ora è una libraia per scelta.


La copertina e il titolo di qeusto libro mi hanno letteralmente attratta. Sono molto propensa a leggere libri che parlano di librerie e libri e tutto cio' che li riguarda pero' ammetto che questo libro mi ha colto di sorpresa perche' non mi aspettavo di leggere quello che ho letto. La trama e' semplice e devo dire a tratti un po' sconclusionata e i personaggi si fanno odiare ed amare in continuazione. Esme e' una ragazza inglese debole ed insicura che si trova a New York per studiare. Ha un fidanzato, Mitchell, uomo ricco e bello che la scarica proprio il giorno in cui lei aveva deciso di comunicargli che era rimasta incinta. Esme e' spaventata, senza un soldo e possiamo dirlo, disperata e trova lavoro in una piccola libreria, la Civetta. Non mi ha colpito positivamente la protagonista, ha numerosi cambi di opinione e ho trovato davvero difficile starle dietro. Nella libreria Esme continuera' a pensare al suo ex e vedremo infatti che Mitchell ritornera' in scena spesso e non sempre volentieri. La trama in se' mi dispiace dirlo non mi ha colpito, devo ammettere che pero' mi e' piaciuta la scelta dell'autrice riguardo la piccola libreria dove Esme andra' a lavorare. Mi e' piaciuto immaginare questo posto piccolo e nascosto dallo scintillio degli altri negozi di catene famose che lo circondano. Un posto intimo, ricco di libri, di storie da raccontare e mille angoli da scoprire. Forse sarebbe stato meglio se l'autrice avesse dato piu' spazio a questo aspetto del libro come puo' far intendere il titolo e la copertina piuttosto che alla relazione tra Esme e Mitchell.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Te' alla rosa canina
Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 15 anni


“Le librerie possono essere posti incantevoli e ricchi di piacevoli sorprese.”

3 commenti:

  1. Ciao :-)
    mmm anch'io, come Eika, ho dei dubbi sulla lettura di questo libro, perché ho letto recensioni contrastanti.
    La trama mi attira, proprio perché, come te, amo i romanzi che parlano di libri e librerie, ma se viene dato poco spazio a questo aspetto allora non so se lo leggerò :-/
    ciaooo

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    Risposte
    1. Ciao Chiaretta, diciamo che io avrei preferito si dedicasse di piu' a questo aspetto che un po' si perde purtroppo. Pero' in compenso la Civetta, che e' la libreria descritta nel libro sembra un posto molto piccolo e accogliente, ricco di libri e davvero carino.

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  2. Ciao Eika, magari puoi provare comunque a leggerlo pero' magari senza tante aspettative, magari puo' sorprenderti. Fammi sapere cosa ne pensi eventualmente :)

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