Agnes è tante cose a seconda di chi la guarda: è un'assassina, una strega che con le mani può irretirti, una vagabonda, una donna di cui approfittare. Nessuno sa che cosa nasconda nel cuore e nel profondo di quegli occhi azzurri così chiari e limpidi: dietro tutte le nomee, dietro i pregiudizi chi si nasconde? Chi è Agnes? Accusata di omicidio e condannata a morte viene mandata in una fattoria per trascorrere gli ultimi mesi della sua vita: tra quelle montagne lei ci è cresciuta, l'odore del fieno e della neve poi le riportano alla mente immagini di tempi felici, quando è cambiato il suo destino? Hannah Kent racconta di un'Islanda a noi poco nota e lo fa come una pittrice con un quadro: ne delinea i delicati contorni, abbozza i colori mutevoli del cielo e ritrae la vita dei contadini nelle loro fattorie con tale maestria che il lettore riesce a vedere nella sua mente immagini di quel mondo lontano. L'impresa in cui questa autrice si è buttata non è semplice: Agnes Magnusdottir è stata l'ultima donna ad essere stata giustiziata in Islanda, accusata dell'omicidio di due uomini. La scelta dell'autrice è di portare di fronte al lettore una donna, una semplice donna a cui si deve dare il beneficio del dubbio: la sua storia deve essere ascoltata senza pregiudizi, senza idee falsate perchè quello che è arrivato sino a noi ora potrebbe non essere la verità. La ricostruzione che l'autrice fa del contesto è precisa e veritiera ma quello che mi ha piacevolmente stupita è stato il ritratto di Agnes: la narrazione passa dalla terza persona alla prima persona in maniera fluida e ci permette di vedere la protagonista da due differenti punti permettendoci così di conscerla a tutto tondo. La sua storia non è una storia semplice: abbandonata dai genitori sin da piccola Agnes ha dovuto spesso mendicare la pietà degli altri, la sua vita era nelle mani del prossimo e del suo giudizio. Con il passare degli anni Agnes ha imparato a contare solo sulle forze ma i suoi occhi limpidi hanno sempre guardato al prossimo con un misto di fiducia e di curiosità. Un ritratto forte, un romanzo che lascia il lettore con il cuore colmo di compassione e di tristezza, un'ottima prova per un'autrice davvero talentuosa.
Bevanda consigliata: Tè al melone
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
I romanzi storici non sono sempre il mio genere...a volte mi hanno deluso e a volte sorpreso, per fortuna. Devo dire che i ritratti delle persone in questo tipo di romanzo sanno essere davvero forti ♥
RispondiEliminaAh...se vi va passate a vedere il Linky Party?
sono così contenta che questo ti sia piaciuto... la trama m'incuriosiva tantissimo *-*
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