giovedì 3 luglio 2014

Recensione & Intervista: Vacanze da Tiffany


Vacanze da Tiffany
di Francesca Baldacci

Prezzo Hardcover: € 12,90
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 288

Ci sono svariati modi di reagire a un fidanzato che ti lascia. Per Angy, che ha un caratterino pepato, quello migliore è mettere in atto una degna vendetta, tanto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Una volta tamponato l'orgoglio ferito, può pensare davvero di voltare pagina. E quale modo migliore di farlo se non con una vacanza? Ma non una qualsiasi, perché serve qualcosa che tenga impegnati corpo e mente. Così Angy decide di trascorrere la stagione estiva all'hotel Tiffany, un graziosissimo albergo sulla Riviera delle Palme di proprietà delle infaticabili zie Camilla e Gisella. Un luogo unico, che sembra essersi fermato agli anni Sessanta, e che, come dice il nome stesso, è un omaggio al film culto "Colazione da Tiffany". Qui potrà lasciarsi i dispiaceri alle spalle e allo stesso tempo rendersi utile, aiutando le due donne a gestire i numerosi clienti. Per fortuna, tra frequentatori abituali e nuovi arrivi, sono tutte persone con cui è facile entrare in sintonia. Tutte tranne il cliente della suite numero otto, un giovane affascinante e sfuggente che passa le sue giornate in solitudine. Di lui Angy conosce solo il nome e l'abitudine di andare in spiaggia la mattina presto, per il resto è un assoluto mistero. Il giorno in cui per la prima volta scambiano qualche parola non è esattamente memorabile, eppure qualcosa in quello sconosciuto la attira e la incuriosisce. E mentre Angy si rimprovera per non aver imparato niente dalle recenti delusioni, la magia di Tiffany fa la sua parte. Perché in quel luogo qualunque cosa può succedere. Persino tornare a credere nell'amore. Anche se non sempre tutto è come sembra…


Collaborando con Reading at Tiffany's ovviamente va da sè che questo libro aveva un titolo troppo invitante per lasciarmelo sfuggire. La protagonista è Angy che sfortunatamente si rende conto troppo tardi che l'uomo che ha amato a lungo è stato solo tempo sprecato e dopo essersi presa la sua piccola rivincita con la donna per la quale è stata lasciata, decide di partire. Parte per un viaggio. Una fuga che è una scusa per staccare la spina e provare a darsi una chance, una chance per rinnovarsi e dimenticare la sofferenza che una delusione può arrecare. Arriva nell'hotel delle zie sulla Riviera delle Palme. Lavorando con le zie conosce Renato, il vicedirettore, ma tra i due non nasce molta simpatia a causa del carattere un pò severo e rigido dell'uomo. Però c'è Giulio, il misterioso cliente dell'albergo che la conquista e tra i due nasce una passione immediata. Tra vacanze, amore, indecisioni e la grande simpatia delle zie che ci regalano numerosi sorrisi nel corso della lettura, tutto il racconto si snoda portandoci ad un classico lieto fine. Una lettura sicuramente leggera, estiva e divertente che non pretende molto e può essere una piacevole distrazione. Un piccolo viaggio insieme alla protagonista per mostrarci come una vacanza a volte può essere un'occasione per poter ricominciare e lasciarsi alle spalle ciò che in realtà non ci rende felici e un occasione per dei cambiamenti inaspettati.  

Durata della lettura: Tre gorni
Bevanda consigliata: Lemon soda

Età di lettura consigliata: dai 14 anni





“Il primo vero omaggio al film cult "Colazione da Tiffany"”





Ciao Francesca, ti ringrazio tantissimo per aver accettato di rispondere alle mie domande per questa intervista. Spero che i lettori siano contenti come me di quest'occasione per conoscere meglio il tuo libro e perchè no, conoscere meglio anche te :) Iniziamo con le domande:


Come da titolo del tuo libro, nonché anche titolo del nostro sito, si capisce la comune passione per il magico film "Colazione da Tiffany's", ti chiedo allora come mai hai scelto il riferimento al famoso film con Audrey Hepburn?
“Colazione da Tiffany” è, da quando l’ho visto per la prima volta – dodici-tredici anni, in Tv - il mio film preferito. Mi è entrato nel cuore, insomma, non lasciandolo mai più. Per questo mi incuriosivano i romanzi che recavano nel loro titolo la parola “Tiffany”, e nella cover un’immagine che richiamava il film che ho tanto amato. La storia, però,come deducevo dalla trama, non faceva il minimo cenno a “Colazione da Tiffany”!Così ho voluto scrivere un romanzo che fosse un vero e proprio omaggio al film-culto.

  La protagonista, Angela, ha un caratterino niente male e ne vedrà di tutti i colori durante la sua visita all'hotel delle zie. Ti riconosci in questa donna e nel suo carattere?
Un po’ sì: me stessa da ragazza, quando avevo un carattere più impetuoso rispetto ad oggi. Angela è un tipetto che si fa prendere dal nervoso, ma ha comunque una grande capacità di… ripresa. In questo somiglia a me anche oggi. Non resto immusonita per molto tempo, insomma, e alla lunga so cogliere il positivo dalle esperienze negative.

Leggendo il tuo romanzo mi ha colpito molto l'hotel delle zie di Angela, devo ammettere, è proprio un hotel dove mi piacerebbe rimanere a lungo, da dove hai tratto ispirazione per un luogo del genere? Hai mai trovato un albergo simile a quello dellibro?
Be’, sì. In effetti, nella descrizione delle brillanti zie albergatrici, mi sono fatta ispirare dai posti che ho frequentato. Il mio infatti è anche un omaggio all’ospitalità alberghiera italiana, che spesso fa sentire i villeggianti come in una specialissima “seconda casa”.Ne ho incontrati, così, sia sulla Riviera delle Palme, che a Lignano, dove sono stata per tanti anni.

Amore, risate, romanticismo e personaggi principalmente femminili, come mai la scelta di caratterizzare così il tuo libro? Di solito le tue letture sono dello stesso genere?
È vero che mi piace leggere le storie chick-lit tipo Kinsella, ma più che altro amo sorridere, quando leggo e quando scrivo. Il mio genere è uno stile “commedia brillante”. Quando scrivo in questo modo mi diverto anche e noto che anche per chi mi legge è la stessa cosa. Sono dell’idea che la narrativa rosa di evasione non sia da sottovalutare, cioè. Perché non regalarsi qualche sorriso, quando è possibile?

La vacanza, si sa, è il momento migliore per staccare dalla realtà oppure è una preziosa occasione per riscoprirsi e rimettersi in gioco e nel tuo libro è il tema che fa da sfondo a tutta la storia. Come mai hai scelto proprio questo tema ma soprattutto quando il libro ha iniziato a prendere forma sei partita da questo elemento oppure i personaggi ti hanno ispirato questo tipo di ambientazione?
Secondo me la vacanza è davvero il momento migliore per staccare dalla realtà e volendo, anche per voltare pagina, per quel che riguarda i sentimenti. È stata proprio una scelta voluta fortemente da me, per dimostrare che, perfino nei momenti peggiori della propria esistenza, si può rimanere in stand-by e poi trovare l’occasione giusta per rimettersi in pista.

Nel libro sono presenti due personaggi maschili predominanti, Giulio il cliente misterioso e pieno di fascino e Renato, attraente ma più schivo. Quale è il tuo preferito e perché?
Entrambi hanno per me un fascino particolare, per i motivi che hai detto. Diciamo che forse una piccola preferenza va a Renato, più concreto e meno evanescente, pur se più brusco. Giulio però, nella sua ambiguità, ha anche ottime motivazioni.

Qui da Reading at Tiffany's abbiamo l'abitudine di scegliere per ogni lettura una bevanda. Quale è la tua preferita e quale vedresti adatta al tuo libro?
La mia bevanda preferita è il caffè, e… potrebbe essere anche la bevanda più adatta al mio libro. Peraltro, sono incerta tra il caffè, che appare anche in vari momenti della storia, e una frizzantissima aranciata. Fresca come quelle che si bevono in estate,durante le vacanze, appunto! Perché “Vacanze da Tiffany” è un romanzo d’amore sì,ma anche con tanti elementi “frizzantini” dentro…

Ti ringrazio davvero tanto per il tuo tempo e la tua attenzione e spero che presto riuscirai a pubblicare nuovi lavori che di sicuro non mancherò di seguire. In bocca al lupo per tutto. 
Grazie per l’ospitalità, Sabrina, e proprio nel blog “giusto” per questo romanzo, e anche per le parole di stima e di simpatia!

...ed è tutto, allora, cosa ve ne pare?




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