lunedì 14 aprile 2014

Recensione: La Falsaria


La Falsaria
di Barbara A. Shapiro

Prezzo: € 17,00
Prezzo EBook: € 8,99
Editore: Neri Pozza
Titolo Originale: The Art Forger
Traduttore: R. Serrai
Pagine: 380
Genere: Narrativa Moderna


Sono circa tre anni che per il mondo dell'arte Claire Roth è un paria, una grande millantatrice. Il suo destino ingrato è iniziato quando ha avuto la malaugurata idea di svelare che uno dei quadri più noti dell'arte contemporanea, 4D, un'icona al pari dei barattoli di zuppa di Wahrol, non si deve a Isaac Cullion, artista osannato da critici e mercanti con il quale Claire ha convissuto per qualche tempo, ma a lei, giovane, eterna promessa della scena newyorchese. In un mondo in cui gli interessi hanno più valore della verità e del talento, nessuno le ha creduto, e il risultato è che, emarginata dal giro che conta, Claire si è ridotta a lavorare per la Reproductions.com, un'azienda che vende online "repliche perfette" di capolavori della storia dell'arte. Un giorno, però, la giovane artista riceve l'inaspettata visita di Aiden Markel, il proprietario della famosa Markel G, una delle gallerie più in vista di Boston e New York, con una singolare proposta: una mostra, nella sua galleria, delle opere originali di Claire in cambio della realizzazione di un falso da parte sua. Non una replica 'à la Roth', ma un vero e proprio falso da dipingere su una tela d'epoca. Una prospettiva non proprio allettante per la giovane artista. Tuttavia, l'occasione di recuperare tutto ciò che ha perduto con una mostra tutta sua è qualcosa di irrinunciabile per lei. Quando, però, Markel si ripresenta al loft con l'opera originale da falsificare, il cuore di Claire Roth sobbalza...

 



Per Clara dipingere non è solo un lavoro ma è l'espressione più alta di sè stessa: nei suoi quadri c'è tutto il suo mondo e il suo cuore. Per anni il suo nome è stato legato ad uno scandalo e infanagato dal soprannome The Pretender: le porte delle gallerie per lei si sono chiuse in quel momento e il suo unico palcoscenico si è rivelato essere quello delle riproduzioni. Di fronte a lei ora c'è un quadro di Degas che è stato rubato ma la cosa più strana è che le viene chiesto di copiarlo: che cosa deciderà di fare? La Falsaria è un romanzo che non solo ci accompagna nel mondo delle gallerie d'arte ma ci porta alla scoperta dell'arte e dei falsari: artisti incompresi che per richiamare l'attenzione del pubblico hanno, negli anni, deciso di copiare quadri famosi per dimostrare la loro grandezza. Clara è una ragazza come tante che ha un unico grande sogno: la possibilità di dimostrare al mondo che lei non è solo una "falsaria" ma è una grande artista. Insieme a lei scopriremo Degas, il suo modo delicato di dipingere e di vedere il mondo e conosceremo più da vicino l'arte sottile della pittura che racchiude in una singola pennellata un universo personale. L'autrice ha creato una buona miscela di storia e di fantasia, di passato e presente che riesce a catturare l'attenzione del lettore sino alla fine: i personaggi sono ben caratterizzati e la storia dietro il quadro di Degas è intrigante ed appassionante allo stesso tempo. Piacerà di sicuro agli amanti del genere e lo consiglio vivamente, per evadere dalle noie della giornate e a chi cerca una nota di colore in più.


Durata della lettura: un giorno
Bevanda consigliata: tè alla frutta
Formato consigliato: cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 17 anni






“Un quadro famoso..una pittrice alla scoperta di sè stessa.."


Barbara A. Shapiro è stata docente presso la Tufts University. Vive a Boston con il marito e insegna ora scrittura creativa alla Northeastern University. Tra i suoi romanzi si segnalano The Safe Room (2002) e Blind Spot (1998). È autrice anche di sceneggiature e del libro di nonfiction The Big Squeeze.

E voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?


3 commenti:

  1. Carinissimo! E' proprio il mio genere di libro! Lo aggiungo in WL! Buona giornata! Maria

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  2. ...mi potrebbe interessare, anche se ho una lista di libri da leggere che non finisce piu'... prima o poi mi metterò in pari... almeno ci provo!

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