di Virginia Woolf
Prezzo di copertina: € 9,00
Editore: Minimum fax
Nel 1941, dopo aver donato alla letteratura del Novecento alcune delle sue opere più memorabili, da La signora Dalloway a Gita al faro a Le ore, Virginia Woolf si toglie tragicamente la vita. Nel 1953, Leonard Woolf decide di raccogliere in volume una selezione tratta dai diari della moglie, incentrata sulla sua attività di romanziera e critico letterario. Ne esce un libro affascinante, in cui si intrecciano ricordi, aneddoti, riflessioni sulla scrittura, ma anche amare considerazioni su un mondo lacerato dalla guerra, espressioni di sfiducia o di entusiasmo per il proprio lavoro, sfoghi, confessioni: a metà strada fra vita e letteratura, queste pagine ci offrono il ritratto più diretto e affascinante di una grandissima scrittrice e della sua epoca.
Un libro difficile e piacevole allo stesso tempo, ricco di sfumature controverse come solo il carattere di Virgina Woolf si puo' descrivere. Sono un'amante di questa scrittrice e non potevo resistere alla tentazione di recensire questo libro che raccoglie il suo diario, i suoi pensieri e le sue emozioni. Virginia Woolf non e' un personaggio facile e meno che mai lo e' la sua mente, la sua immaginazione, i suoi sentimenti che hanno partorito opere tanto belle ma oserei dire anche tanto complesse. Non e'certo leggendo questo libro che riusciamo a fare chiarezza nel mondo di Virginia Woolf. Il mondo di uno scrittore uomo o donna che sia, non si potra' mai, a mio avviso, descrivere completamente in un libro perche' e' cosi' complesso e articolato che solo a piccoli passi se ne possono capire alcuni equilibri. Questo diario di Virginia Woolf ci accompagna nella sua vita in punta di piedi, ci mostra il lato piu' umano di questa scrittrice con le sue paure, i suoi ricordi e quelle sensazioni che ce la fanno conoscere come una donna lucida, forte ma intensamente fragile come molti altri. Un diario immensamente grande per reccogliere il piu' possibile e infinitamente piccolo per mostrarci uno squarcio della vita dell'autrice e tutto quello ha passato e vissuto. Sono convinta che un libro del genere non possa essere descritto alla perfezione perche' va vissuto. Bisogna leggerlo e solo alla fine della lettura aspettare che quello che ci ha lasciato venga lentamente dissolto e assorbito. Il libro in se' infatti si legge di un fiato ma solo dopo, quello che ci fa riflettere, e'quello che secondo me conta davvero. Un libro da non lasciarsi sfuggire.
Editore: Minimum fax
Titolo Originale: A Writer's Diary
Traduttore: G. De Carlo
Traduttore: G. De Carlo
Pagine: 475
Genere: Narrativa straniera
Nel 1941, dopo aver donato alla letteratura del Novecento alcune delle sue opere più memorabili, da La signora Dalloway a Gita al faro a Le ore, Virginia Woolf si toglie tragicamente la vita. Nel 1953, Leonard Woolf decide di raccogliere in volume una selezione tratta dai diari della moglie, incentrata sulla sua attività di romanziera e critico letterario. Ne esce un libro affascinante, in cui si intrecciano ricordi, aneddoti, riflessioni sulla scrittura, ma anche amare considerazioni su un mondo lacerato dalla guerra, espressioni di sfiducia o di entusiasmo per il proprio lavoro, sfoghi, confessioni: a metà strada fra vita e letteratura, queste pagine ci offrono il ritratto più diretto e affascinante di una grandissima scrittrice e della sua epoca.
Un libro difficile e piacevole allo stesso tempo, ricco di sfumature controverse come solo il carattere di Virgina Woolf si puo' descrivere. Sono un'amante di questa scrittrice e non potevo resistere alla tentazione di recensire questo libro che raccoglie il suo diario, i suoi pensieri e le sue emozioni. Virginia Woolf non e' un personaggio facile e meno che mai lo e' la sua mente, la sua immaginazione, i suoi sentimenti che hanno partorito opere tanto belle ma oserei dire anche tanto complesse. Non e'certo leggendo questo libro che riusciamo a fare chiarezza nel mondo di Virginia Woolf. Il mondo di uno scrittore uomo o donna che sia, non si potra' mai, a mio avviso, descrivere completamente in un libro perche' e' cosi' complesso e articolato che solo a piccoli passi se ne possono capire alcuni equilibri. Questo diario di Virginia Woolf ci accompagna nella sua vita in punta di piedi, ci mostra il lato piu' umano di questa scrittrice con le sue paure, i suoi ricordi e quelle sensazioni che ce la fanno conoscere come una donna lucida, forte ma intensamente fragile come molti altri. Un diario immensamente grande per reccogliere il piu' possibile e infinitamente piccolo per mostrarci uno squarcio della vita dell'autrice e tutto quello ha passato e vissuto. Sono convinta che un libro del genere non possa essere descritto alla perfezione perche' va vissuto. Bisogna leggerlo e solo alla fine della lettura aspettare che quello che ci ha lasciato venga lentamente dissolto e assorbito. Il libro in se' infatti si legge di un fiato ma solo dopo, quello che ci fa riflettere, e'quello che secondo me conta davvero. Un libro da non lasciarsi sfuggire.
Durata della lettura: Sette giorni
Bevanda consigliata: Camomilla con un goccio di miele
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
“Un viaggio nella vita di Virginia Woolf"
Virginia Woolf è stata una tra le maggiori figure letterarie del ventesimo secolo. Tra le sue opere principali i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1928) e Le onde (1931), e i saggi delle due serie del Lettore comune (1925 e 1932).
Bevanda consigliata: Camomilla con un goccio di miele
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
“Un viaggio nella vita di Virginia Woolf"
Virginia Woolf è stata una tra le maggiori figure letterarie del ventesimo secolo. Tra le sue opere principali i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1928) e Le onde (1931), e i saggi delle due serie del Lettore comune (1925 e 1932).
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