martedì 29 ottobre 2013

Recensione: Le Streghe della Foresta di Pendle

Le Streghe della Foresta di Pendle
di Mary Sharratt

Prezzo di copertina: € 18,90
Prezzo EBook: Non ancora disponibile
Editore: Zero91
Titolo Originale: Daughters of the Witching Hills
Traduttore: R. Valenza
Pagine: 400
Genere: Romanzo Storico


Nel 1612 in seguito a uno dei processi più meticolosamente dettagliati nella storia dell'Inghilterra, vennero impiccate sette donne e due uomini che vivevano nella foresta di Pendle con l'accusa di stregoneria. Vennero condannati per le prove fornite da una bambina di nove anni e da suo fratello, che di fatto soffriva di gravi disturbi dell'apprendimento. Un processo simile non sarebbe mai stato possibile se non fosse stato per una vera ossessione che re Giacomo I aveva per l'occulto. "Le streghe della foresta" di Pendle ripercorre questa vicenda narrando la storia della famiglia di Bess Southerns, vedova, esperta di medicina erboristica, ossessionata dalle sue visioni che le conferiscono la fama di veggente. Bess, ispirata da uno spirito guida, inizia a guarire i malati e a predire il loro futuro e, con l'incedere del tempo e dell'età, istruisce la sua bellissima nipote, Alizon alla magia bianca e ai sortilegi della magia nera. Quando però un venditore ambulante viene colpito da un ictus dopo aver parlato con Alizon, un magistrato locale, in cerca di fama come cacciatore di streghe, mette i vicini e i familiari di Bess l'uno contro l'altro, fino a quando sospetto e follia superano il punto di non ritorno.



Una foresta nel cuore dell'Inghilterra dove la miseria e le guerre hanno ridotto la popolazione alla fame ed è qui che la storia di Bess ha inizio. Lei è una semplice guaritrice e nel suo sangue scorrono i poteri legati alla terra e alla terra delle fate: solo il bene scaturisce dalle sue preghiere. Ma l'animo delle persone è debole e la magia nera sa essere ammaliante ed è un attimo cadere nelle sue braccia: i cacciatori di streghe non aspettano altro che un passo falso. La storia del processo alle streghe di Pendle è famosa ma quello che l'autrice fa è dare voce alle sue donne che non erano altro che umili servitrici di un potere più alto accusate in gruppo per crimini mai commessi. Una storia che fa riflettere a più di quattrocento anni di distanza come tutti gli altri casi ingiusti di caccia alle streghe: donne punite ingiustamente dall'ignoranza della popolazione e dalla superstizione. Ci ritroviamo immersi in un'atmosfera davvero "magica" e carica di spiritualità sino all'epilogo straziante che fa soffrire il lettore stesso. Le protagoniste Bess e sua nipote Alizon sono le due voci narranti della storia e riescono ad entrare nel cuore di chi legge la loro storia sin dalle prime battute, grazie anche alla maestria narrativa dell'autrice. Un romanzo che mi sento davvero di consigliare.

Durata della lettura: due giorni
Bevanda consigliata: tè al melone
Età di lettura consigliata: dai 17 anni



“Una foresta dove le erbe e le preghiere possono guarire..due donne nelle cui vene scorre la magia stanno per essere punite ingiustamente.."

Mary Sharratt è una scrittrice americana che ha vissuto per sette anni nella regione di Pendle nel Lancashire. Vincitrice del premio 2005 WILLA Literary Award e fi nalista del Minnesota Book Award, Mary è l’auttrice dei romanzi acclamati dalla critica: Summit Avenue (Coffee House 2000), The Real Minerva (Houghton Miffl in 2004), e The Vanishing Point (Houghton Miffl in 2006).
Quest’ultimo è stato UK Guardian Readers’ Book of the Year. Sharratt è anche il co-editor dell’antologia sovversiva Bitch Lit (Crocus Libri UK 2006).
I racconti di Mary Sharratt sono stati ampiamente pubblicati su riviste e antologie.


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E voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?


2 commenti:

  1. mi ha molto colpito questa storia...inserita nella mia wish list ^__^

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  2. Bello...<3 un po' inquietante ma bello! Ora l'ho aggiungo alla wish list

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