mercoledì 2 ottobre 2013

Recensione: La mosca dorata

La mosca dorata

di Edmund Crispin

Prezzo di copertina: € 12,90
Editore: Giano Editore
Formato:Tascabile
Titolo Originale: The Case of the Gilded Fly
Traduttore: M. Dèttore
Pagine: 240
Genere: Narrativa straniera


Manca solo mezz’ora per arrivare a Oxford, quando la locomotiva lascia la stazione di Didcot. Il professor Gervase Fen ha, tuttavia, esaurito la pazienza. Innervosito dall’ennesimo, ridicolo, convegno a cui è stato costretto a presenziare, prova a immergersi nella lettura di alcuni appunti sull’esploratore William Dunbar o a rilassarsi affondando la testa nella soffice poltrona di prima classe, ma la puzza di bruciato proveniente dai freni surriscaldati, il fracasso dei bagagli che dalle reticelle franano come rocce sopra le teste di passeggeri isterici, e le continue e inutili soste di fronte a fattorie e cimiteri, lo hanno stremato. Avesse almeno tra le mani un caso di rapimento o di omicidio da risolvere… Solo due giorni dopo, il desiderio del professore con la passione per i gialli viene accontentato. La vittima è Yseut Haskell, una maliziosa attricetta di poco talento arrivata a Oxford per prendere parte a Metromania, opera teatrale scritta dal celebre Robert Warner. Il suo corpo viene rinvenuto con un foro di proiettile in mezzo alla fronte, e la parte superiore del volto annerita per lo sparo. Sir Richard Freeman, capo della polizia, ha tutta l’intenzione di dichiarare rapidamente che si tratta di suicidio, per potersene tornare ai suoi amati libri. Ma Gervase Fen, che al contrario del capitano non vede l’ora di mettere da parte gli studi per dedicarsi alle indagini, non è d’accordo. E quando viene a sapere che la ragazza era detestata da tutti, intuisce che il colpevole potrebbe essere un qualsiasi membro della compagnia.  



Un libro piacevolissimo che si legge d'un fiato e che nasconde una trama davvero interessante. Un giallo di base ma arricchito dall'atmosfera affascinante di un teatro e di tutto quello che si cela nel mondo dietro le quinte e nel mondo degli attori che la rappresentano. La compagnia di attori chiamati per inscenare l'opera sono variegati e nascondo intrighi e invidie solite di questo mondo, vecchie passioni, complotti e antipatie che trascinano da tempo che non fanno altro che infittire il mistero e i rapporti tra i protagonisti. L'indagine inizierà con la morte di un'attrice, Yseut, donna arrogante e presuntuosa che di certo non è famosa per la sua personalità e che viene trovata uccisa da un colpo di pistola alla testa. Il sollievo è generale quando inizialmente il caso viene denunciato come suicidio ma è qui che entra in gioco il Professore Gervase Fen che si interesserà al caso e inizierà ad indagare per scoprire la vera causa della morte dell'attrice o meglio il vero colpevole dell'omicidio. Da qui nasce tutto, lo svolgimento del caso a cura di Gervase, la sua sagacia e ironia che arricchiscono il romanzo apportando una nota decisamente divertente e sfrontata a tutto il romanzo. Non il solito giallo oserei dire, ma un romanzo che anche se breve sarà sicuramente una piacevole ed intrigante lettura. Non penso sia adatto solo per gli amanti del genere ma a tutti in generale. Consigliatissimo!


Durata della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Thè alla fragola e mango
Età di lettura consigliata: dai 15 anni



“Un misterioso giallo dietro il sipario di una spettacolo teatrale."

Edmund Crispin, pseudonimo di Robert Bruce Montgomery, è stato sceneggiatore cinematografico e radiofonico, critico letterario e compositore di musica religiosa e di colonne sonore. Nato a Chesterham Bois nel 1921, si è laureato in lettere moderne a Oxford nel 1943, dove ha anche insegnato, e ha scritto nove romanzi gialli che hanno quale protagonista l’ineffabile Gervase Fen. Ha scritto a lungo per le pagine culturali del Sunday Times, fino al 1978, anno della sua prematura scomparsa per motivi legati a un eccessivo consumo di alcol.

Cosa ne pensate?


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