di Elizabeth McGregor
Prezzo di copertina: € 9,50
Editore: Sonzogno
Formato:Tascabile
Editore: Sonzogno
Formato:Tascabile
Titolo Originale: The Girl in the Green Glass Mirror
Traduttore: M. Maioli
Traduttore: M. Maioli
Pagine: 368
Genere: Narrativa straniera
Quella somiglianza, e la desolazione nello sguardo, colpiscono John profondamente, al primo incontro con Catherine. L'ha chiamata lui, o meglio ha chiamato la casa d'aste per cui lei lavora per farsi valutare alcuni arredi antichi. E ora, l'uno di fronte all'altra, fra loro accade qualcosa. È come se, ancor prima di conoscersi, si fossero riconosciuti. Nel dolore, innanzitutto. Perché Catherine ha appena visto la sua vita andare in pezzi, il giorno in cui tornando a casa non ha più trovato suo marito, sparito, volatilizzato, non prima di aver debitamente svuotato gli armadi di tutti i suoi effetti personali. Mentre John vive nel costante rimpianto dell'unica donna mai amata, la moglie scomparsa da oltre dieci anni; più che altro, si limita a sopravvivere, ripiegato su se stesso, con l'arte come unica compagna. Quando poi scoprono di nutrire entrambi una vera passione per l'artista vittoriano Richard Dadd, conosciuto come il folle pittore delle fate – Catherine gli ha pure dedicato un saggio di grande successo -, il loro diventa un puro incontro di destini, una comunione d'anime. Ed è proprio Dadd il filo invisibile che li lega: lui che nel suo quadro più famoso ha ritratto – riflessa in uno specchio – una ragazza identica a Catherine e il cui diario allucinato dal manicomio dove trascorse gran parte della vita fa da contrappunto ai loro incontri sempre più frequenti.
Un libro a dire il vero un pò strano. Il titolo mi ha affascinato e devo essere sincera anche la caratteristica che nel libro è dato molto spazio a Richard Dadd, pittore inglese poco conosciuto che trascorse molti anni in un manicomio e che era noto per dipingere quadri soprattutto con personaggi fantastici e per dedicarsi in maniera scrupolosa ai minimi dettagli del dipinto. La protagonista Chaterine è sconvolta quando scopre che suo marito è scomparso misteriosamente da un giorno all'altro, o meglio è andata via senza lasciare nessuna traccia di sè, senza motivazioni o scuse come se non ci fosse mai stato. Lei va avanti nella sua vita cercando di farsi una ragione per quello che è accaduto e in suo aiuto compare quasi come per magia John, uomo che porta con sè numerosi segreti e un passato doloroso. Entrambi sembrano essersi trovati e in qualche modo proprio nel momento giusto riescono a compensare per i dolori che hanno dovuto passare. Sembrano legati dal destino, sembrano essere perfetti l'uno per l'altra e inoltre in comune hanno la stessa passione per Dadd e per i suoi dipinti. Ma come mai John trova un'insolita somiglianza tra Catherine e la donna di un dipinto di Dadd? che ci sia un collegamento tra le due donne? Durante il racconto tra la storia di Catherine e John si intervallano pagine dal diario scritto da Dadd nei suoi giorni trascorsi in manicomio e ben presto verso la fine verranno svelati diversi segreti collegati all'arte, al presente, al passato e ovviamente anche ai due protagonisti. Ho fatto fatica a finire il libro perchè ha una narrazione molto lenta e spesso le descrizioni sono prolisse e fanno perdere di vista il tema centrale del racconto. Un libro che devo ammettere non mi ha entusiasmato molto e che di per sè non ha una trama molto coinvolgente.
Durata della lettura: Sei giorni
Bevanda consigliata: Latte al cioccolato
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
“Un quadro può nascondere molto più di semplici immagini."
Elizabeth McGregor è nata nel Warwickshire in Inghilterra. Con Sonzogno ha pubblicato Il figlio dei ghiacci e La strada fra le montagne.
Bevanda consigliata: Latte al cioccolato
Età di lettura consigliata: dai 15 anni
Elizabeth McGregor è nata nel Warwickshire in Inghilterra. Con Sonzogno ha pubblicato Il figlio dei ghiacci e La strada fra le montagne.
Allora? Come vi pare?
Devo dire che la trama mi aveva anche interessata ma sono piuttosto scoraggiata dalla presenza di lunghe descrizioni. Credo che questo libro non lo leggerò
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