lunedì 15 luglio 2013

Recensione: L’imprevedibile viaggio di Harold Fry



L’imprevedibile viaggio di Harold Fry
di Rachel Joyce

Prezzo di copertina: € 17,90
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 320
Formato: Rilegato
Lingua: Italiano
Lingua originale: Inglese
Titolo originale: The Unlikely Pilgrimage of Harold Fry
Traduzione:M. Bartocci - C. Brovelli
Genere: Narrativa straniera


Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare. Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza, forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e sua moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza inconsapevole e la forza del suo ottimismo. Harold Fry è un eroe senza essere super, un tipo alla Forrest Gump, un uomo speciale capace di insegnarci a credere che tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.


Un libro che è letteralmente un viaggio, non solo per il protagonista ma anche per il lettore. Non sò perchè ma mentre leggevo mi immaginavo il vecchietto protagonista come quello di UP, il cartone. Lui riceve una lettera da una sua vecchia fiamma che sta per morire e quando sta andando a spedire la risposta inizia a camminare e a camminare decidendo di portarle la lettera a mano. Un viaggio lungo che metterà a dura prova Harold. Un viaggio un pò della speranza, la speranza che riesca ad arrivare in tempo per poter salutare la sua amica un'ultima volta. Il lettore viaggia con Harold e insieme a lui lungo la strada incontrerà numerosi personaggi, alcuni strambi, altri un pò meno, alcuni che hanno bisogno di essere ascoltati, altri che vogliono solo compagnia. Harold oltre che a mettersi alla prova metterà alla prova il suo matrimonio, la sua vita, il suo passato, d'altronde camminando c'è tanto tempo per pensare e magari a volte pensare aiuta un pò a capire i propri errori. Ovviamente non sarà un viaggio tutto rose e fiori e ci saranno varie difficoltà che metteranno alla prova Harold molto di più di quanto non si sia già messo, però come quando cammina, un piede davanti all'altro, passo dopo passo, piano piano, riesce a superare ogni ostacolo e alla fine a raggiungere il traguardo che si era prefissato. Sarà un Harold forse un pò cambiato, magari anche più maturo se possibile ma è un Harold che non ha mai mollato anche quando avrebbe potuto. Un romanzo che è un'esperienza. Si legge tranquillamente e ogni incontro, ogni storia sorprende. Consiglio di leggerlo in compagnia, magari con un caro amico, perchè è un libro che avvicina e poi come ogni avventura è più bella se a farla si è in due.


Durata totale della lettura: Quattro giorni
Bevanda consigliata: Un bicchiere di acqua fresca
Età di lettura consigliata: dai 15 anni







“A volte ci vuole un milione di passi per ritrovare se stessi. A volte basta un incontro per trasformare una vita.“


Rachel Joyce è nata nel Gloucestershire, dove vive tuttora con il marito, le figlie e tantissimi animali. Ha lavorato diversi anni per i canali radiofonici della BBC, scrivendo sia sceneggiati originali sia adattamenti di grandi classici della letteratura. Questo è il suo primo, celebratissimo romanzo, bestseller in Inghilterra e in Germania, e in corso di pubblicazione in tutto il mondo.

Vi incuriosisce?




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