sabato 5 gennaio 2013

Recensione: Le Due Facce Dell'Innocente


Le Due Facce Dell'Innocente
di Elie Wiesel

Prezzo di copertina: € 17,60
Editore: Garzanti
Pagine: 135
Titolo originale: Le cas Sonderberg
Traduttore: G. Lupieri
Genere: Romanzo Moderno

Yedidyah è un giovane giornalista che lavora a New York nella redazione di un quotidiano. La sua specialità è la critica teatrale, è sposato con un'attrice ed è molto ben introdotto nel mondo del teatro newyorkese. Nessuno è più bravo di Yedidyah nel raccontare i successi effimeri, le glorie dimenticate, il fascino racchiuso nella nascita di una nuova stella e la malinconia che colora il suo crepuscolo. Ecco perché rimane estremamente sorpreso quando il suo capo gli affida un compito molto diverso dal solito: occuparsi della cronaca del processo di Werner Sonderberg, un giovane tedesco residente negli Stati Uniti. È stato accusato dell'omicidio di Hans Dunkelman, un suo lontano zio, trovato morto in fondo a un crepaccio nei monti Adirondack. Di fronte al giudice Sonderberg si è dichiarato colpevole e insieme non colpevole, scatenando l'attenzione morbosa di tutti i media. Perché Hans Dunkelman, che pareva solo un distinto anziano gentiluomo europeo, nascondeva molti segreti, riguardanti la sua vera identità e il suo coinvolgimento nella tragedia dell'Olocausto. Segreti che lui e il nipote hanno dovuto affrontare sull'orlo di quel crepaccio. Segreti che lo stesso Yedidyah ha paura di affrontare nel suo articolo, perché lo riportano indietro nel tempo, alla storia della sua famiglia, a una cicatrice che il tempo non ha ancora sanato. E che forse mai potrà sanare.




<< "Come si dichiara l'imputato?" " Colpevole e non colpevole, Vostro Onore.">> Quando a Yedidyah viene dato l'incarico di seguire il processo di Werner Sonderberg non sa che per lui la vita sta per cambiare radicalmente e che le ombre del passato della sua famiglia chiederanno di essere ascoltate e capite dal presente. In un testo che svela parallelamente le vite e i segreti dei due personaggi la più grande tragedia del mondo moderno, l'Olocausto, torna a colpire le coscienze dei lettori: possiamo noi dichiararci del tutto non colpevoli di quei crimini? Abbiamo o non abbiamo scelto di chiudere gli occhi di fronte a tanta crudeltà? In un alternarsi di domande chiave per la vita di ognuno di noi l'autore, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz, cerca di  scavare a fondo nella memoria del mondo alla ricerca della verità. Si può essere colpevoli ed innocenti allo stesso momento? Elie Wiesel cerca disperatamente di trovare una risposta a tutto il male che è stato fatto..ma invano l'uomo rimane un essere imperfetto e alcune sue scelte sono del tutto irrazionali. "Le due facce dell'innocente" è un romanzo che invoglia il lettore ad autoanalizzare i fatti e i propri sentimenti: è impossibile non porsi domande di fronte al dolore dei personaggi che hanno perso tutto in quell'inferno ed è difficile trovare una risposta a tutto. L'autore in poco più di cento pagine ha creato un libro di formazione che invita il lettore a riflettere su una delle pagine più oscure della nostra storia e del nostro passatto collettivo.


Durata della lettura: un giorno
Bevanda consigliata: tè alla pesca
Età di lettura consigliata: dai 18 anni




“L'innocenza non è sempre una prova di non colpevolezza...” 

Elie Wiesel, nato nel 1928 a Sighet, in Transilvania, è stato deportato ad Auschwitz e poi a Buchenwald: prima di essere liberato nell'aprile del 1945, nei campi ha perso i genitori e una sorella. Dopo avere studiato a Parigi, ha iniziato a lavorare come giornalista. In seguito a una conversazione con François Mauriac ha deciso di raccontare la propria esperienza in un libro, La notte, che è stato tradotto in più di trenta lingue. È autore di oltre 40 libri tra romanzi, saggi e testi teatrali, e di una autobiografia in due volumi. Con Garzanti ha pubblicato Dopo la notte (2004), Le storie dei saggi (2006) e La danza della memoria (2008).
Dopo aver vinto il Premio Nobel per la Pace nel 1986, ha dato vita con la moglie Marion alla Elie Wiesel Foundation for Humanity.
www.eliewieselfoundation.org



«Ci sono romanzi che una volta letti si incidono nella nostra anima e non ci abbandonano più. Le due facce dell'innocente è uno di questi.»
«Livres Hebdo»

«Una narrazione fluida, una scrittura chiara e netta. Un romanzo che può essere paragonato alla Caduta di Camus.»
«Le Nouvel Observateur»

«Sconvolgente, diretto, indimenticabile.»
«Los Angeles Times»

«Tra eredità, memoria e trasmissione della colpa, un'opera che ci regala la sintesi più alta dei temi cari a Wiesel.»
«Le Figaro»

Cosa ne pensate? Ne siete incuriositi?




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