giovedì 7 giugno 2012

Recensione: Thomas Drimm. La fine del mondo viene di giovedì


Thomas Drimm
La fine del mondo viene di giovedì
di Didier van Cauwelaert

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Fanucci Editore
Collana: Tweens
Data di uscita: 2012
Pagine: 320, rilegato
Lingua: Italiano
Titolo originale: Thomas Drimm. La fin du monde tombe un jeudi            
Lingua originale: Francese
Traduzione: Rebecca Traimonti
Genere: Ragazzi, Storie di oggi

"Questo romanzo è un vero spasso. Riderete dalla prima all’ultima pagina”
Le Monde – Jeunesse

Un adolescente con qualche chilo in più e con qualche difficoltà di apprendimento e di attenzione si ritrova coinvolto nell'omicidio di uno scienziato responsabile dell'invenzione di un chip in grado di controllare ogni gesto e ogni pensiero degli individui, che il governo inserisce direttamente nel cervello degli adolescenti per sorvegliarli e limitarne la libertà. Ha inizio così un'avventura che lo condurrà a riflettere sui valori perduti della società in cui vive e sulle possibilità di conservare identità e memoria nonostante l'utilitarismo dilagante che tende a cancellare ogni cosa. Un romanzo che attraversa con leggerezza tematiche profonde e interrogativi irrisolti della società contemporanea: il limite della scienza, il suo utilizzo da parte del potere, l'uso improprio e liberticida delle conoscenze scientifiche. Il coraggio di un ragazzino può essere così grande da superare i limiti di una società sempre più oppressiva?


Questo divertente libro di Didier van Cauwelaert piacerà sicuramente a tutti gli appassionati di Orwell: il mondo futuro e surreale che ha descritto ha molte affinità con quello immaginato dal’autore inglese in “1984”. In questo caso, però, il Governo controlla gli uomini attraverso il gioco d’azzardo, l’unico Dio incontrastato in cui è possibile credere, mentre cumuli di immondizia e di cibo non organico fanno da sfondo ad una vita incentrata sullo scopo di accumulare più energia possibile, la quale verrà poi recuperata dallo Stato alla morte dei singoli individui mediante il prelevamento di un chip cerebrale. Se dopo questa breve spiegazione siete completamente spiazzati ma allo stesso tempo incuriositi, avete provato le stesse emozioni da me sentite dopo aver iniziato il libro. Il protagonista di questa storia a dir poco surreale è Thomas Drimm, un quattordicenne un po’ in carne con problemi familiari, che a causa di un incidente con il suo aquilone con cui uccide un famoso scienziato, si ritrova con un orsacchiotto parlante nel quale si è reincarnato proprio lo scienziato. Quest’ultimo convincerà il nostro protagonista a ribellarsi e ad agire contro il Governo, ma soprattutto a credere in sé stesso…
Un romanzo per ragazzi molto adatto anche agli adulti, una critica della società attuale in chiave teen, un autore che personalmente non conoscevo ma che merita di essere approfondito.

Durata della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: succo di frutta
Età di lettura consigliata: dai 14 anni





Un racconto in bilico tra il divertimento ed il surreale.

Didier van Cauwelaert è nato in Francia nel 1960. Fare lo scrittore è sempre stato il suo sogno fin da quando era bambino. Dopo essersi dedicato al teatro e aver lavorato come critico letterario per un canale televisivo, nel 1981 un editore francese ha pubblicato il suo primo libro. Nel corso della sua carriera ha scritto venti romanzi, vendendo ben 5 milioni di copie solo in Francia e diventando in poco tempo un caso letterario. Nel 1994, il suo romanzo Un aller simple ha vinto il prestigioso premio Goncourt. Thomas Drimm. La fine del mondo viene di giovedì è il primo episodio di una saga, a cui fa seguito La guerre des arbres commence le 13.


1 commento:

  1. Questo libro mi incuriosisce moltissimo, l'ho scoperto da poco e con la tua recensione hai confermato la mia impressione :)
    Da leggere!
    Ciao ^^

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