Recensione: Il Dono delle Furie

Il Dono delle Furie
 Elizabeth Miles

Prezzo di copertina: € 16,50

Editore: Editrice Nord
Collana:  Narrativa Nord

Pagine: 366

Formato: Rilegato

Lingua: Italiano

Lingua originale: Inglese

Titolo originale: Fury

Traduzione: C. Lionetti

Genere: Paranormal Romance

Tre ragazze bellissime, tre ragazze dal sorriso indecifrabile e dallo sguardo ipnotico cui è impossibile resistere: in un piccolo paese come Ascension, non sorprende che la notizia del loro arrivo sia sulla bocca di tutti. Soprattutto per il mistero che le circonda: nessuno le ha mai viste prima, nessuno sa dove vivano. E nessuno immagina che quelle tre splendide fanciulle, invece, conoscono i segreti di ogni abitante della città. Come il vero volto di Chase Singer, l'astro nascente della squadra di football: dietro la maschera da bravo ragazzo, infatti, si nasconde una persona che, per raggiungere il successo, non ha esitato a calpestare i sentimenti della ragazza che amava, distruggendole l'esistenza. E come la relazione che, da qualche tempo, Emily ha col fidanzato della sua migliore amica, una relazione che nessuno avrebbe mai dovuto scoprire. Ecco perché Chase riceve in regalo un'orchidea rossa ed Emily ne trova una identica sul sedile dell'auto. È un avvertimento. È il dono che segna il destino di chi deve pagare per le proprie colpe. È il dono delle Furie...

Emily e Chase frequentano la stessa scuola e lo stesso gruppo di amici ma le loro vite sono distanti anni luce. Emily è figlia di due dottori molto affermati ed è la migliore amica della ragazza più popolare della scuola vivendo così di luce riflessa, mentre Chase vive in una casa mobile con la madre e cerca in tutti i modi di apparire perfetto per poter trascorre gli anni scolastici tranquillamente senza dover subire prese in giro dai compagni. Lui sa bene che la sua tranquillità si basa su un filo sottilissimo: basta un capo di abbigliamento sbagliato o una piega in una maglietta per diventare lo zimbello del liceo. In questa piccola cittadina del Maine, Ascension, tutti i ragazzini sembrano vivere di apparenze e di frivolezze: sarà per questo che le tre Furie hanno deciso di punire alcuni di loro? In questo primo romanzo, parte di una saga incentrata su queste figure mitologiche, l'autrice crea un mondo intrigante distaccandosi dal filone di vampiri e licantropi. Per chi non conoscesse le Furie, questo romanzo accenderà la curiosità e la voglia di scoprire chi erano queste oscure figure. Il libro segue gli eventi dei due protagonisti e ci da quindi modo di "vedere" attraverso di loro  le tre vendicatrici greche. Grazie ad un intreccio particolare, in cui non manca una storia d'amore tipica dei romanzi YA, si rimane incollati alle pagine del romanzo, incapaci di smettere di leggere. Un libro che è fuori dal coro delle figure sovrannaturali e che sa mescolare una buona dose di suspance con tanto mistero, sa mantenere viva l'attenzione del lettore sino alla fine. Non vengono svelati troppi particolari sulle tre Furie: sul più bello, quando l'autrice ci da qualche indizio il libro finisce lasciandoci con il fiato sospeso ad aspettare
il secondo volume. Consigliato a tutti: lasciatevi catturare delle enigmatiche e perfide Furie.


Durata della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè verde
Età di lettura consigliata: dai 18 anni

All’improvviso, i fari dell’auto illuminarono tre ragazze ferme sul ciglio della strada. Erano comparse dal nulla ed erano vicinissime.
Emily urlò.
JD proseguì come se niente fosse, mancandole di pochissimo. Per una frazione di secondo, Emily incrociò lo sguardo di una di loro: era alta, con una cascata di capelli rosso fuoco e due occhi di un profondo verde smeraldo.
«Che c’è?» domandò JD.
«Niente, è solo che a momenti le investivi.»
«Ma chi?» esclamò lui, guardando nello specchietto retrovisore.
«Quelle tre...» Emily non finì la frase perché, quando si girò, vide che la strada era deserta.

“La vendetta ha il volto di Tre Bellissime Donne..” 

Elizabeth Miles è cresciuta a Chappaqua, una cittadina nello Stato di New York. Si è laureata nel 2004 alla Boston University e ora lavora come giornalista per il settimanale Portland Phoenix. Oltre alla scrittura, la sua grande passione è il teatro: per anni ha fatto parte del consiglio di amministrazione del Portland Players, il teatro della sua città, che per lei è come una seconda casa.