mercoledì 18 aprile 2012

Recensione: Fer-de-lance. Le inchieste di Nero Wolfe


                                                  Fer-de-lance. Le inchieste di Nero Wolfe
di Rex Stout

Prezzo di copertina: € 9,00
Editore: Beat
Collana: GialloBeat
Data di uscita: 2011
Pagine: 289, tascabile
Lingua: Italiano
Titolo originale: Fer-de-lance
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Clara Vela
Genere: Gialli, Thriller

“Nella vita tutto, tranne la coltura delle orchidee, deve avere uno scopo."

Fer-de-Lance apparve per la prima volta nel 1934. È il primo romanzo della serie, l’opera che annunciò al mondo la leggenda di Nero Wolfe e dei suoi compagni d’avventure: Archie, Fritz, Panzer e Cramer. Wolfe, l’investigatore dall’alto tenore di vita, amante delle orchidee e della buona tavola, si trova nel romanzo alle prese con l'omicidio di un giovane immigrato italiano, Carlo Maffei. Alcuni indizi sembrano collegare questo delitto con l'assassinio di un certo Barstow, il presidente dell'Holland College, un uomo influente con una moglie pazza, un figlio geloso e una figlia bellissima. Ma quando Nero Wolfe riceve il pericoloso dono di un velenosissimo serpente, sa che per l'assassino le ore sono contate. Con una introduzione di Goffredo Fofi.


Nonostante la mia passione per i libri gialli d’autore, non mi era mai capitato di leggere un racconto di Rex Stout e del suo istrionico ispettore Nero Wolfe, e devo dire che ho colmato molto volentieri questa lacuna. Il racconto, il primo in assoluto pubblicato dall’autore, è infatti un mirabile esempio di buona scrittura mista ad un impalpabile humour che permea le pagine, narrate in prima persona da Archie, l’impareggiabile assistente di Wolfe. Quest’ultimo ha una spiccata personalità, con un mix di caratteristiche piuttosto bizzarre: misogino, ama le orchidee che coltiva con passione, è moderatamente borioso ma allo stesso tempo pare distaccato dal lavoro, come se questo non gli servisse affatto per mantenere il suo esagerato stile di vita; è inoltre un fine buongustaio (alle sue dipendenze c’è Fritz, il cuoco svizzero prodigo di piatti di alta cucina) e un amatore della birra (la sua “dose” minima è di 4 litri al giorno). Questa sua prima inchiesta prende origine dalla scomparsa, e dal successivo omicidio di Carlo Maffei, un italiano che lavorava come meccanico di precisione. Ma ben presto la straordinaria mente di Wolfe, che conduce le indagini dalla poltrona del suo studio utilizzando il fido Archie Goodwin come investigatore sul campo, collega questo mistero alla morte di una professore universitario, apparentemente deceduto per cause naturali. Si innesca così un’inchiesta parallela, condotta cioè dal procuratore e da Nero Wolfe, che vede la scoperta da parte dei nostri protagonisti di una curiosa arma del delitto: il fer-de-lance, un pericolosissimo serpente sudamericano dal veleno micidiale. Con la classe e l’aplomb che lo contraddistingue, Wolfe riuscirà a scoprire l’insospettabile colpevole, e a rovesciare le sorti di un’indagine che aveva portato fuori rotta la polizia. Un classico della letteratura poliziesca che non passa mai di moda, questo libro si legge in un lampo, vista la scrittura scorrevole ma allo stesso tempo intrigante dell’autore, che ha creato una vera e propria pietra miliare del genere.

Durata della lettura: 5 giorni
Bevanda consigliata: acqua tonica
Età di lettura consigliata: dai 16 anni






Il ritorno di uno degli investigatori più amati del genere.

Rex Stout, nasce nel 1886 e muore nel 1975 negli Stati Uniti. Sin da piccolo rivela il suo genio: a tre anni ha già letto la Bibbia, a dieci tutti i testi di filosofia, storia, scienza e poesia del padre insegnante. A tredici anni è campione di ortografia del Kansas. Nel 1912 comincia a scrivere per riviste e settimanali. Nel 1934 pubblica Fer-de-Lance, il primo volume delle inchieste di Nero Wolfe. Il successo si ripete regolarmente per tutti i 42 successivi volumi, sfornati pressappoco al ritmo di uno all'anno. Nel 1959 viene premiato con il Mistery Writers of America Grand Master..

1 commento:

  1. Devo ammettere che prima dell'uscita della serie tv non sapevo nemmeno chi fosse Nero Wolfe... e pensare che è un classico, anche se poco conosciuto. Mi rifarò.
    Bella recensione!

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