venerdì 2 marzo 2012

Recensione: Il diario proibito di Maria Antonietta


Il diario proibito di Maria Antonietta
di Juliet Grey

Prezzo di copertina: € 9,90
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Data di uscita: 2011
Pagine: 384, brossura
Lingua: Italiano
Titolo originale: Becoming Marie Antoinette
Lingua originale: Inglese
Traduzione: D. Di Falco, F. Noto, S. Ristori
Genere: Romanzo storico

“Sensuale come una dea. Fragile come una bambina. Intrigante come una star. Inchinatevi alla più affascinante regina di Francia. "

Vienna nel XVIII secolo è una delle città più affascinanti e ricche d'Europa. Maria Antonietta, la giovane arciduchessa d'Austria, è cresciuta qui, nel lusso più sfrenato e nella magnifica opulenza della corte imperiale. La sua è una vita fatta di balli, ricevimenti e feste; i suoi amici sono nobili e re, i suoi parenti decidono i destini di interi popoli. Ma l'immagine di felicità e perfezione che la circonda è destinata a dissolversi. Sua madre, la rigida imperatrice Maria Teresa, è pronta a sacrificare persino i figli alla ragion di Stato. E ben presto, per la giovane principessa, il tempo delle scintillanti serate di gala e dei magnifici banchetti finisce: le logiche del potere la obbligano a sposare un ragazzo goffo e scontroso, il futuro Luigi XVI, e a partire per la Francia. La strada per diventare regina è lunga e insidiosa: nessuno è al suo fianco per aiutarla ad affrontare intrighi, gelosie di corte, nemici interni ed esterni e la rivoluzione. Maria Antonietta è sola, e ha un compito troppo grande. Il ritratto vero e appassionato di una donna che è diventata una leggenda nera, che ha suscitato odio e invidia, ma che è stata anche una grande vittima della storia.


“Bella gerant alii! Tu, felix Austria, nube!” ovvero “Le guerre le facciano gli altri! Tu, felice Austria, unisciti in matrimonio!” Dal motto della casata degli Asburgo, a cui appartiene la futura regina di Francia Maria Antonietta, capiamo qual è il destino comune dei figli dell’imperatore asburgico: diventare importanti pedine politiche attraverso matrimoni vantaggiosi con i vari sovrani d’Europa. E proprio questo destino di futura sposa incombe sulla piccola Antonia, che alla tenera età di 10 anni viene già promessa al delfino di Francia, Luigi. Da questo momento, tutti i suoi sforzi, e quelli dell’intera corte, saranno votati alla sua trasformazione nella perfetta consorte che tutti si aspettano, in particolare la sua severissima madre, l’imperatrice Maria Teresa. Maria Antonietta inizierà così lezioni di portamento (deve infatti imparare a camminare con grazia lungo gli immensi corridoi di Versailles), di francese, di cultura generale e di geografia. Persino l’acconciatura e il suo sorriso verranno messi sotto esame, e modificati all’uopo di renderla il più possibile degna del ruolo che le viene assegnato. L’incontro con Luigi, ed il successivo matrimonio, non porta però nell’ormai delfina di Francia la felicità sperata: sola in una corte avversa (le viene affibbiato l’antipatico soprannome “l’Autrichienne”), deve subire ogni giorno un lungo e scomodo cerimoniale per ogni attività, dalla vestizione mattutina al pranzo pubblico, sempre sotto osservazione e con pochi momenti per sé stessa. Inoltre, anche se instaura lentamente un rapporto di amicizia con il delfino, non riesce però a portare a termine i suoi doveri coniugali, a causa dell’eccessiva timidezza di quest’ultimo, causando pettegolezzi e malumori nelle due corti, ma soprattutto in quella austriaca: solo la nascita di un erede potrà infatti sigillare l’alleanza tra Francia ed Austria. La Grey tratteggia con sensibilità la crescita di questa sovrana amata ed odiata, regina di stile ma anche di lusso sfrenato (da qui la falsa attribuzione della famosa frase “s'ils n'ont plus de pain qu'ils mangent de la brioche” ovvero “se non hanno pane, che mangino brioche”). Da queste pagine traspare molto bene l’innocenza della Maria Antonietta ragazzina, la sua totale devozione nei confronti della madre e del suo paese, l’Austria, e la sua volontà di compiacerle entrambe, ignara del triste destino a cui andrà incontro. Un ritratto elegante ma anche di riabilitazione di un personaggio controverso che è stato soprattutto una vittima del suo stesso destino.

Durata della lettura: 7 giorni
Bevanda consigliata: coca cola
Età di lettura consigliata: dai 16 anni




I primi anni di vita di una regina che, nel bene e nel male, è diventata un mito.

Juliet Grey ha condotto numerose ricerche sulle famiglie reali europee ed è particolarmente affezionata alla figura di Maria Antonietta. Ha studiato come attrice classica e ha interpretato spesso il ruolo di donne vergini, bisbetiche e malvagie.

3 commenti:

  1. voglio leggerlo assolutamente!!!
    dopo il film della Coppola la figura di Marie Antoinette mi affascina tantissimo...viziata, capricciosa, egoista, si, ma anche tanto sola...e disperatamente bisognosa d'amore

    ophelinhapequena.blogspot.com

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  2. Bellissima recensione, grande Becky!

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  3. bellissimo libro, lo consiglio, ha rivalutato di molto l'opinione che avevo di Maria Antonietta.

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