mercoledì 1 febbraio 2012

Recensione: Le passioni dell'anima


Le passioni dell'anima
di Raffaele Simone

Prezzo di copertina: € 19,60
Editore: Garzanti Libri
Collana: Nuova Biblioteca Garzanti
Data di uscita: 15 Settembre 2011
Pagine: 320, rilegato
Lingua: Italiano
Genere: Romanzo storico

"Tempeste di vento accompagnano la nostra avanzata, giorno e notte, con pioggia e senza: a momenti il vento è di tale violenza che pare svellere dal loro alloggiamento le assi della nave e gli alberi, che scricchiolano e si flettono come per ribellarsi alla forza che li opprime; in altri momenti è più blando ma sempre abbastanza potente da impedire le operazioni della navigazione e soprattutto, per quanto mi riguarda, ogni attività del pensiero."
Dal Diario di monsieur Descartes, 5 settembre 1649


Il 1° settembre 1649, da un porto olandese, un viaggiatore straordinario si imbarca per Stoccolma. Chi invita in Svezia René Descartes è la regina Cristina, trionfatrice della Guerra dei Trent'anni, femme philosophe, che allo stuolo di eruditi di cui si è circondata vuole aggiungere, come culmine, il grande francese. A Stoccolma, che vive uno dei suoi autunni più gelidi e cupi, Descartes incontra amici fidati (l'ambasciatore di Francia Chanut e sua moglie Emilie), molta gente singolare (il pittore Machado, inetto nella pittura ma poeta esperto) e moltissima malfida. Rintanato in casa, isolato da tutti, in attesa della chiamata della regina, si rende conto che solo la vanità lo ha indotto al durissimo viaggio: la regina sembra aver perso interesse per lui, mentre gli si crea attorno un clima di dicerie e sospetti. Gli echi del mondo esterno gli arrivano, attutiti dal freddo, attraverso i racconti del valletto: la presenza invisibile del cancelliere Oxenstierna, l'ombra del re Gustavo Adolfo, il clima di doppiezza e di insidia alimentato da un fitto reticolo di spie. A sostenere Descartes è la corrispondenza che tiene con mezza Europa, in particolare con la principessa Elisabetta, oggetto di una straordinaria passione intellettuale: a lei dà consigli filosofici, medici e politici e confida la sua speranza di ritorno. Nel contempo però commette imperdonabili errori, come dedicare alla regina il trattato Le passioni dell'anima che ha scritto per Elisabetta. Nella sua casa, ove più voci gli riportano dei complotti della corte, è visitato da sogni, sperimenta il richiamo dell'eros, attraverso Machado si inizia alle arti, è l'ignaro oggetto della passione di Madame Chanut. Ma in un'alba di ghiaccio, mentre aspetta di esser ricevuto dalla regina, Descartes ha il malore che lo conduce a morte. Nella narrazione delle sue ultime ore, fatta a più voci, in un'insostenibile concitazione si affacciano tutte le interpretazioni, anche le più perturbanti. Le passioni dell'anima racconta tutto questo con un'impercettibile tessitura di testi autentici, interpolazioni e apocrifi, doppiando così nella scrittura una storia in cui il vero e il falso, il detto e il non detto s'intrecciano senza posa.


Questo saggio, abilmente orchestrato e tradotto in romanzo dal linguista Raffaele Simone, tratta, attraverso un carteggio in bilico tra scritti originali e fantasia dell’autore, dell’ultimo anno di vita del grande filosofo Cartesio. Siamo nel settembre 1649, e René Descartes si trova suo malgrado – vista la sua avversione per i viaggi in mare – imbarcato su un veliero diretto verso Stoccolma, dove lo aspetta la regina Cristina di Svezia. Questa potente monarca, infatti, famosa non solo per le vittorie militari ma anche per la sua erudizione e per le sue velleità artistiche, desidera ospitare alla sua corte l’illustre filosofo francese, ed adottarlo come suo maestro ed istitutore personale. In quel freddissimo inverno, l’ultimo della sua vita, Cartesio, attraverso una serrata corrispondenza con molti personaggi, tra cui il pittore Machado ed Elisabetta di Boemia, conduce una battaglia sul piano intellettuale ed amoroso con la regina Cristina, alla quale dedica il suo trattato “Le passioni dell’anima”. In questi carteggi il lettore scopre il filosofo e scienziato sotto una nuova luce, e lo accompagna verso l’inevitabile fine, raccontata attraverso diverse lettere dei personaggi che lo circondano. Proprio queste molteplici versioni della sua morte ci regalano pagine ricche di pathos, ma allo stesso tempo avvolgono attorno ad un velo di mistero la figura di questo grande uomo.

Durata della lettura: 10 giorni
Bevanda consigliata: tisana rilassante
Età di lettura consigliata: dai 18 anni















Un saggio che tratta con garbo ed eleganza di passione amorosa e filosofica.

Simone Raffaele, oltre che linguista di reputazione internazionale, è autore di numerosi saggi di analisi della cultura e di fortunati pamphlet. Ha ideato e diretto opere lessicografiche ( Dizionario dei sinonimi e dei contrari 2003; Il Treccani 2003). Tra i suoi libri, diversi dei quali tradotti in più lingue: Il sogno di Saussure (1992); L'università dei tre tradimenti (1993, nuova ediz. 2000); Idee per il governo dell'università (1993); Iconicity in Language (1995); Fondamenti di linguistica (1990; 15a ediz. 2004); La Terza Fase. Forme di sapere che stiamo perdendo (2000; 8a ediz. 2002); La mente al punto (2002).

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