Katharina Hagena
Prezzo di copertina: € 9,90
Formato: Tascabile
Pagine: 205
Lingua: Italiano
Titolo originale: Der Geschmack von Apfelkernen
Lingua originale: Tedesco
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Traduttore: E. Cervini
Generi: Romanzi e Letterature, Romanzi stranieri contemporanei
Bootshaven, lontano nord della Germania. L'odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come allora: la casa avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lunschen hanno trovato l'amore, l'amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l'amata cugina di Iris, morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione. Ma adesso è venuto il momento di occuparsi della casa. Per farlo deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo era colpito da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane; o Mira, l'amica di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l'una dopo l'altra: che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c'era tra Mira e Rosmarie?
Una casa al centro del romanzo. Una di quelle case grandi, antiche, estive che vorremmo ereditare tutti, perchè già solo passeggiandoci o osservando le varie stanze riesce a raccontarci le storie di tutti coloro che ci hanno vissuto dentro. Iris sembra non volerla quella casa, vivendoci per un pò riuscirà a capire davvero cosa significa per lei. Un libro che parla di ricordi che compaiono all'improvviso nella trama ma che sono la struttura centrale del romanzo stesso. Iris rivive i momenti più significativi del suo passato, della sua infanzia in particolare, e piano piano svela al lettore sempre più dettagli delle vite di ogni componente della sua famiglia. Queste persone all'inizio del romanzo ci riusultano ignote, con qualche accenno sulle loro particolarità non riescono a lasciare un segno nella mente di chi legge, ma andando avanti con i ricordi di Iris prendono forma sempre più definita e si arriva a comprenderli, capirli, condividerne le scelte di vita.
Le descrizioni sono molto specifiche, a volte un pò troppo lunghe, però aiutano a definire particolari sempre più precisi di questa casa, di questo luogo, centro di avvenimenti cruciali. I ricordi di Iris andranno poi ad intrecciarsi nella realtà che stà vivendo creando a tratti anche risvolti inaspettati in quella che è poi la vita odierna dei personaggi.
Un libro semplice che esprime come magari una semplice vita possa nascondere tra le sue pieghe momenti inaspettati, piccoli segreti, sentimenti celati che possono rivelarsi fondamentali a cambiare il corso delle cose.
Prezzo di copertina: € 9,90
Formato: Tascabile
Pagine: 205
Lingua: Italiano
Titolo originale: Der Geschmack von Apfelkernen
Lingua originale: Tedesco
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Traduttore: E. Cervini
Generi: Romanzi e Letterature, Romanzi stranieri contemporanei
Bootshaven, lontano nord della Germania. L'odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come allora: la casa avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lunschen hanno trovato l'amore, l'amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l'amata cugina di Iris, morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione. Ma adesso è venuto il momento di occuparsi della casa. Per farlo deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo era colpito da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane; o Mira, l'amica di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l'una dopo l'altra: che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c'era tra Mira e Rosmarie?
Una casa al centro del romanzo. Una di quelle case grandi, antiche, estive che vorremmo ereditare tutti, perchè già solo passeggiandoci o osservando le varie stanze riesce a raccontarci le storie di tutti coloro che ci hanno vissuto dentro. Iris sembra non volerla quella casa, vivendoci per un pò riuscirà a capire davvero cosa significa per lei. Un libro che parla di ricordi che compaiono all'improvviso nella trama ma che sono la struttura centrale del romanzo stesso. Iris rivive i momenti più significativi del suo passato, della sua infanzia in particolare, e piano piano svela al lettore sempre più dettagli delle vite di ogni componente della sua famiglia. Queste persone all'inizio del romanzo ci riusultano ignote, con qualche accenno sulle loro particolarità non riescono a lasciare un segno nella mente di chi legge, ma andando avanti con i ricordi di Iris prendono forma sempre più definita e si arriva a comprenderli, capirli, condividerne le scelte di vita.
Le descrizioni sono molto specifiche, a volte un pò troppo lunghe, però aiutano a definire particolari sempre più precisi di questa casa, di questo luogo, centro di avvenimenti cruciali. I ricordi di Iris andranno poi ad intrecciarsi nella realtà che stà vivendo creando a tratti anche risvolti inaspettati in quella che è poi la vita odierna dei personaggi.
Un libro semplice che esprime come magari una semplice vita possa nascondere tra le sue pieghe momenti inaspettati, piccoli segreti, sentimenti celati che possono rivelarsi fondamentali a cambiare il corso delle cose.
"Cè solo un modo per dimenticare. Ed è ricordare"
«Profuma di estate, di mele e di ribes, sa di terra e vestiti dimenticati negli armadi, carte e foto ingiallite, polvere e memoria. Un debutto meraviglioso che ha conquistato il cuore più importante, quello dei lettori.»
«Die Zeit»
«Katharina Hagena sa portare alla luce, con tocco memorabile, tutto ciò che è fugace ed effimero. Le basta descrivere la mimica o un gesto, un rumore o un profumo. Che la memoria inganni, che le famiglie covino dei misteri insolubili e altri che sarebbe meglio rimanessero tali, lo si sapeva da tempo, per esperienza propria o da altri libri. Ma Katharina Hagena lo spiega con mano così delicata e senza pudori, così sensuale e precisa che vale la pena leggerlo di nuovo.»
«Süddeutsche Zeitung»
«Un libro sulla memoria e l'oblio – e sui segreti che tengono unite le famiglie.»
«Stern»
Durata della lettura: otto giorni
Bevanda consigliata: un bicchiere di latte
Età di lettura consigliata: dai 17 anni
Voto: 7